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Gravina, la vita è cambiata in 40 giorni: per la salvezza matematica basta un punto contro il Manfredonia

A un punto da un traguardo che poco più di un mese fa sembrava impossibile da raggiungere, la salvezza. Presente del Gravina, squadra più in forma del girone H di Serie D con 13 punti totalizzati nelle ultime cinque partite di campionato. Un ruolino di marcia da prima della classe: solo il Martina ha fatto altrettanto nel periodo considerato, la capolista Altamura e il Nardò, terzo in classifica, sono fermi a 12. L’ennesima prova della solidità murgiana è arrivata domenica scorsa a Capaccio Paestum sul campo della Gelbison, con una rimonta di carattere griffata dalla doppietta di Da Silva fino al 2-2 finale. In assenza di Raimondo Catalano, espulso, tocca a Fabio Romeo e Alfredo Cimino fare il punto sul morale in casa gialloblù.

La vera scintilla nel percorso del Gravina è scoccata domenica 24 marzo: rimonta da 0-2 a 2-2 in casa contro il Barletta, in quello che all’epoca era uno scontro diretto per la salvezza con i biancorossi avanti in classifica. Oggi la squadra di Catalano, a quota 40, ha 10 punti in più degli avversari. Merito di un percorso da 17 punti nelle ultime sette gare di campionato e di un pubblico che non ha mai abbandonato la squadra, spinta sul campo da Da Silva, capocannoniere del girone H con 17 reti.

Per completare l’opera e ipotecare la categoria senza passare dagli spareggi salvezza, allora, manca un solo punto. Pareggiando domenica al Vicino contro il Manfredonia, formazione che con il Gravina condivide quota 40, Chiaradia e compagni sarebbero matematicamente salvi senza guardare ai risultati delle avversarie. Tassello finale verso una rimonta che ha avuto del clamoroso.

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