Beppe Iachini spiega che squadra vuole verso la trasferta di Venezia, contro un avversario che sin qui al Penzo ha lasciato per strada pochi punti e che insegue un secondo posto ora a due lunghezze di distanza. Il suo Bari non fa bottino pieno dallo scorso 17 febbraio e cerca quell’identità che aveva mostrato nelle prime due uscite della gestione tecnica affidata all’allenatore di Ascoli Piceno.
La classifica del Bari al momento ha le sembianze di un paradosso: i playout sono distanti cinque punti, la zona playoff è a -2, eppure la piazza tende soprattutto a guardarsi le spalle.
C’è un difetto che ruba l’occhio più degli altri nel Bari 2023/24. Le difficoltà a trovare la porta avversaria. A Venezia non è da escludere il varo per la prima volta della coppia d’attacco formata da Nasti e Puscas.
Nell’elenco dei convocati ci sarà Maita, pronto al rientro dopo tre partite ai box per infortunio. Restano da valutare le condizioni di Menez. Tra i titolari è indubbia la presenza di Sibilli, unico calciatore dell’organico in doppia cifra. Si rischia una dipendenza dall’ex Pisa? Iachini risponde responsabilizzando il gruppo.