AAA nuovi gol cercansi: è il cartello affisso a lettere cubitali sulla porta d’ingresso dello spogliatoio del Bari. Il pareggio contro lo Spezia ha confermato virtù, poche, e vizi, diversi, della fase offensiva biancorossa. Dalla Sibilli-dipendenza, con l’ex Pisa al decimo gol stagionale e capace di infrangere ogni suo record personale tra i pro, alle difficoltà degli altri interpreti del reparto. Beppe Iachini ha provato a sparigliare le carte rilanciando tra i titolari Gregorio Morachioli, fuori dall’undici di partenza dal 16 settembre 2023 nell’1-1 di Pisa.
L’ex Renate, Golden Boy biancorosso nella scorsa stagione da carneade della categoria con un percorso in costante crescita da febbraio a giugno, quest’anno ha attraversato diversi momenti complicati. Titolare nelle primissime uscite con Mignani, in campo per sette spiccioli di gara in 14 partite della gestione Marino, ripescato da Iachini tra Catanzaro e Spezia. Non banale l’incrocio con i liguri per chi nel vivaio dello Spezia è cresciuto. Nonostante mesi in naftalina, il classe 2000 riconosce l’affetto che la piazza di Bari gli ha sempre tributato.
Dopo il ritorno in campo, sarà tempo di ritrovare anche il feeling con il gol. Morachioli è con Menez e Kallon uno dei tre interpreti dell’attacco ancora a secco. A quota 1 c’è Achik, a 2 Diaw – il cui rientro è previsto per l’1 aprile a Modena – mentre Puscas ha graffiato contro il Lecco. Il secondo miglior marcatore dopo Sibilli è Nasti a quota 4. Troppo poco per pensare in alto,