Tra Bari e Salernitana finisce 1-1 ma nella notte studiata per l’addio al calcio giocato di Valerio Di Cesare il risultato del campo passa quasi in secondo piano. Le emozioni più forti al San Nicola sono quelle registrate prima del fischio d’inizio, con l’ex capitano biancorosso – oggi vice direttore sportivo al fianco di Giuseppe Magalini -che si è prodotto in un giro di campo davanti al pubblico. Ripercorrendo sette anni e mezzo in biancorosso con 235 partite giocate, 21 reti, due promozioni, una salvezza raggiunta ai playout e una cocente delusione, il mancato salto di categoria nella finale contro il Cagliari. La voce, rotta dall’emozione, era quella di chi, come recitava uno striscione affisso in curva, ha conquistato con difficoltà e fatica il rispetto per tutta la vita. Nel suo messaggio di saluto al calcio Di Cesare ha garantito massima trasparenza, una caratteristica che lo ha sempre accompagnato anche da calciatore. Promessa che ha preceduto gli applausi dei 7500 presenti al San Nicola, numeri inferiori a ciò che la storia del numero 6 avrebbe meritato ma condizionati sia dalla collocazione nel calendario sia dalla politica dei prezzi per i biglietti sposata dalla società biancorossa, e il passaggio di consegne con la fascia di capitano finita sul braccio di Francesco Vicari.
Poi c’è stata la partita. Nel primo tempo, quello giocato con l’11 che oggi più si avvicina a quello titolare, il Bari ha confermato una precisa identità: attacco della profondità, costanti scambi di posizione tra trequartisti e esterni e tanto coinvolgimento in costruzione anche dei difensori schierati nel 3-4-2-1 di partenza. Ancora ottimo l’impatto di Kevin Lasagna sulla manovra biancorossa. Dopo quattro minuti è stato lui a portare in vantaggio il Bari: affondo di Sibilli per Dorval a sinistra, cross basso e tocco preciso dell’ex Verona alle spalle di Sepe in area piccola. Fatta eccezione per un’incursione di Dia sventata da Dorval al 20′, Maiello e soci hanno chiuso la frazione senza mai rischiare e sfiorando il raddoppio con Dorval (9′) e Sibilli (45′), fermato però dalla posizione irregolare di Lasagna. Nel secondo tempo Longo ha cambiato 10/11, confermando il solo Pissardo tra i pali, e la frazione è stata favorevole alla Salernitana, che prima ha sfiorato il gol del mese con Bronn dai 50 metri su punizione diretta poi ha pareggiato i conti al 62’: pallone perso sulla trequarti da Ricci, Sfait controlla e calcia forte con il destro dai 20 metri battendo Pissardo. 1-1. Nel finale spazio per tre ottime occasioni: all’84’ Salernitana a un passo dal vantaggio con il piattone da distanza ravvicinata griffato Di Vico, sventato da Pissardo. Infine doppia chance Bari: prima Ricci sfiora il montante con un sinistro forte dai 35 metri poi imbecca Faggi che di testa spedisce a lato di poco. Sullo sfondo la sensazione di un Bari che attende quei 4-5 rinforzi necessari per il salto di qualità (giovedì pomeriggio tocca al portiere Radunovic) e una Salernitana che somiglia tanto a un cantiere aperto. Sabato pomeriggio Bari di nuovo in campo alle 17.30 all’Antistadio contro il Giugliano, club di Lega Pro.