Mai così sicuro dell’obiettivo come ora in stagione. Il Bari ne ha uno ed è cambiato rispetto a inizio stagione: la salvezza. Lo racconta il ruolino recente della squadra, con otto punti nelle ultime 10 partite, addirittura solo uno nelle ultime cinque. Lo annuncia ad alta voce la classifica: -5 dai playoff, con sei squadre tra i biancorossi e l’ottavo posto occupato dal Brescia, +2 sui playout con nessun avversario tra il Bari e la Ternana, addirittura +3 sulla retrocessione diretta. La paura del baratro è lì, dietro l’angolo, e impone massima attenzione. Per questo il calendario delle ultime otto giornate assume connotati fondamentali per decifrare il cammino di Di Cesare e compagni. Detentori anche del penultimo rendimento esterno della Serie B 2023/24 – 12 punti in 15 partite, peggio solo il Lecco con 11 – e del terzo attacco meno prolifico con 29 reti, una in più di quelle segnate da Lecco e Spezia. Da Modena alla sfida casalinga al Brescia, in 40 giorni si decide un’annata.
Il punto di partenza in questo mini-rush finale è contro l’avversario oggi più vicino in classifica: 36 i punti della squadra di Paolo Bianco, capace di vincere una sola volta nelle ultime 15 partite giocate. Dopo la Pasquetta al Braglia, dove il Bari sarà privo dei suoi tifosi per il divieto sancito dalla Prefettura dopo i disordini nel prepartita di Venezia del 10 marzo, il coefficiente di difficoltà crescerà parecchio: venerdì sera al San Nicola contro la Cremonese terza, otto giorni dopo trasferta sul campo di un Como quarto. La combo di partite da non fallire a tutti i costi sembra allora quella composta da Bari-Pisa del 20 aprile e Cosenza-Bari del 27 aprile: di fronte rispettivamente un avversario ora a +3 e uno a pari punti. Il primo maggio al San Nicola arriverà un Parma che potrebbe già aver strappato il pass per la A, con chiusura di stagione contro due avversari oggi in piena corsa per i playoff, seppur distanti “solo” quattro e cinque punti da Vicari e soci: il Cittadella al Tombolato e appunto il Brescia al San Nicola.
24 punti a disposizione, in una corsa che l’anno scorso ha fissato la permanenza diretta nella categoria a quota 43, +9 sull’attuale tesoretto del Bari. Alla squadra e a Beppe Iachini cambiare passo. Tre volte in carriera l’allenatore – legato al club biancorosso da contratto fino a giugno 2025 – era partito così piano da subentrante in panchina, anche se mai era subentrato a stagione così avanzata: era successo a Genova, sponda Sampdoria, nella stagione 2011/12 in B con sette punti nelle prime sette partite, a Siena nell’annata successiva e a Parma due anni fa in B. Rendimento migliore invece nelle esperienze di Brescia, Empoli, Sassuolo e Firenze, fino ai 17 punti di Palermo nelle prime sette uscite – senza sconfitte – della stagione 2013/14. Un rendimento da migliorare assolutamente in questi 40 giorni, per scacciare la paura e iniziare a programmare il futuro.