In cinque occasioni lo ha tradito, in tre lo ha premiato: è l’effetto rimonta sul Bari. Sulle 13 partite giocate sin qui dai biancorossi nel campionato di Serie B, in cinque Di Cesare e compagni sono passati in vantaggio e si sono visti poi raggiungere dagli avversari. I due di queste, contro il Catanzaro alla sesta giornata al San Nicola (da 0-1 a 1-2) e sabato scorso a Piacenza contro la FeralpiSalò (da 0-2 a 3-2) sono stati addirittura rimontati, salvo riacciuffare poi il pareggio. Di contro sono tre le rimonte andate a buon fine: una ha cancellato il rischio di una sconfitta, trasformandolo nel dolce sapore della vittoria, a Brescia. Le altre avevano permesso di evitare la sconfitta lo scorso 16 settembre a Pisa grazie alla rete di Akpa-Chukwu nella prima e sin qui unica presenza in biancorosso dell’attaccante belga, e il 7 ottobre a Reggio Emilia, nella partita che avrebbe preceduto l’esonero di Michele Mignani. Quei cinque punti conquistati da situazioni di svantaggio quasi pareggiano i sei punti lasciati per strada quando il Bari aveva invece inserito la freccia del sorpasso, passando da 1-0 a 1-1 contro Cittadella, Como e Modena al San Nicola.
La sorpresa meno piacevole resta però quella di Piacenza. Contro l’ultima della classe il Bari ha sprecato un doppio vantaggio proprio mentre sembrava in pieno controllo della partita. Una volta sul 2-0, la squadra ha dato però la sensazione di perdere completamente la bussola a centrocampo e in difesa e anche Pasquale Marino è approdato sul banco degli imputati: la sola sostituzione effettuata prima del 3-2 di Sau – Maita per Acampora – ha dato la sensazione di un allenatore che ha tardato a leggere la partita nonostante l’esperienza, esattamente al contrario di quanto accaduto nelle prime tre uscite della sua gestione quando gli interventi a gara in corso avevano spostato l’inerzia del match in direzione Bari. Limiti da smussare approfittando della sosta, consapevoli del fatto che giocare un secondo tempo peggiore di quello di Piacenza sarà difficile. Questo Bari nella prima parte di campionato ha dimostrato di saper e poter fare e disfare. Ora dovrà abituarsi a essere più costante.