Quando il finale si avvicina, il Bari prepara il colpo di scena. La terza prova in due settimane è maturata a Pisa, dove il calcio di rigore trasformato tra le proteste nerazzurre da Mirco Antenucci al minuto 88 ha permesso di tenere il passo del Genoa, secondo a +6 e blindare il terzo posto a +7 sul Sudtirol.
E nella domenica Toscana Michele Mignani ha eguagliato Antonio Conte. Sono 10 le vittorie esterne ottenute dal Bari 2022/23, le stesse fuori casa alla fine della stagione 2008/09, quella della promozione in A. A legittimare le ambizioni di Cheddira e compagni ci sono i numeri: 34 punti totalizzati fuori casa in 17 tentativi, 2 a partita, come nessuno nel campionato di B. E alla voce “avversari battuti” dal Bari ci sono scalpi eccellenti: Cagliari, Venezia, Sudtirol e Pisa, ko come Spal, Brescia, Cittadella, Cosenza, Perugia e Ascoli. Un ruolino esterno completato dai pareggi di Parma, Reggio Calabria, Como e Benevento e macchiato solo dai ko di Frosinone, Palermo e Terni.
tutto in un aprile da incorniciare per Mignani, che in panchina viaggia a 2.05 punti/partita dallo start della carriera da allenatore. Media che cresce fino a 2.33 a maggio. Una suggestione che fa sognare gli oltre 900 tifosi biancorossi arrivati all’Arena Garibaldi-Romeo Anconetani di Pisa, dove il Bari non vinceva da 14 anni. In panchina c’era Conte, a segno ci andò Guberti. E il finale lo ricordano anche i più scaramantici.