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Il Bari riparte da Maiello: il “Professore” tra le certezze di Mignani

Raffaele Maiello è la chiave di questo Bari. La conferma di una tesi già ben nota è arrivata nei primi giorni di lavoro sul campo della stagione sportiva 2023/24. Al centro di una squadra che sta cambiando pelle e interpreti dopo la cavalcata quasi perfetta della scorsa annata, culminata nella sconfitta in finale playoff dell’11 giugno contro il Cagliari, c’è sempre il “professore”, come i compagni di squadra e i tifosi lo hanno ribattezzato. Il cammino che ha rischiato di portare il Bari dalla C alla A in 12 mesi ha avuto tante firme. Tra queste, gli sguardi sapienti di Michele Mignani e Raffaele Maiello. Il gatto e la volpe, uno studia e prepara, l’altro esegue. E talvolta il risultato è cosi evidente che zittisce tutti. Passando per un’impostazione di gioco sempre lucida, diversi recuperi difensivi estremamente utili e grande senso della posizione.


Non è un caso il fatto che nella scorsa annata in 10 partite saltate da Maiello il Bari abbia vinto solo due volte, totalizzando una media di 1.1 punti per gara. Arrivato a Bari a gennaio del 2022 dal Frosinone in prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione in B, Maiello ci ha messo poco a prendersi le chiavi del centrocampo biancorosso. Le ha infilate in tasca e non le ha più lasciate, inanellando 51 presenze in gare ufficiali in 15 mesi. I numeri dicono che il Professore del centrocampo biancorosso, già promosso in carriera dalla B alla A con il Frosinone e capace di mettere insieme più di 400 presenze tra i professionisti, è reduce da una delle migliori annate e non ha alcuna intenzione di rallentare il passo. Ai nastri di partenza del nuovo cammino si è presentato tirato a lucido, come dimostrato anche al ritorno in città con un gran gol su punizione da posizione defilata nella partitella in famiglia. Lui parla da leader silenzioso, capace di farsi sentire con i fatti più con le parole. Sintomo dello spirito che la squadra dovrà mettere in campo nella stagione che verrà. Da vivere non più come una sorpresa del campionato ma con le spalle larghe di chi sarà chiamato a rappresentare una certezza.

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