Che il Bari vinca fuori casa è un qualcosa che, ormai, non fa più notizia. La squadra di Michele Mignani, corsara per eccellenza, è infatti saldamente al comando della speciale classifica che considera esclusivamente i punti conseguiti lontano dalle mura amiche. Fuori dai confini della Puglia, i biancorossi hanno fin qui conquistato 25 dei 43 punti totali, confermandosi anche sul campo del Brescia come miglior attacco e miglior difesa esterni della cadetteria. Ciò che, invece, fa notizia della vittoria in terra lombarda è un dato curioso e al tempo stesso importante: i 3 punti conquistati al Rigamonti sono, infatti, i primi in stagione colti senza l’apporto in termini di gol dei capocannonieri dei galletti. Senza le reti di Cheddira, Antenucci e Folorunsho, che insieme in campionato hanno realizzato 27 gol sui 43 totali siglati dai pugliesi, il Bari non aveva mai vinto. E anche per questo, la vittoria in casa della Leonessa assume un significato che va oltre i 3 punti. I gol di Benedetti, al suo primo centro in biancorosso, e di Scheidler alla terza marcatura stagionale, vanno a liberare mister Mignani di un tabù che, finora, non era mai stato infranto. Un segnale decisamente importante in vista del rush finale del campionato, per una squadra in cui, fin qui, i gol alternativi a quelli dei prìncipi della classifica marcatori dei biancorossi erano stati davvero pochi. Con il 2-0 di Brescia, salgono ora a 14 i centri complessivi realizzati dai bomber di scorta: Scheidler si è portato a quota 3; a 2 gol troviamo Botta, capitan Di Cesare, Esposito e Salcedo, passato al Genoa; un gol, infine, per Bellomo, Maita e Benedetti. Per una squadra terza, ad appena 3 punti dalla zona promozione, che si riesca a vincere anche senza le reti dei “soliti” è senza dubbio una gran bella notizia. Per mister Mignani, prima di tutto, che ora sa di poter battere nuove strade in zona gol anche se i magnifici tre decidessero di prendersi una piccola pausa