Onorare al meglio il finale di campionato, con due partite in calendario nell’arco di 72 ore, e poi avviare una lenta ma intensa preparazione all’appuntamento che varrebbe il Triplete, la finalissima di Coppa Italia Dilettanti in calendario il 10 maggio allo stadio Bonolis di Teramo contro il Rovato Veronese. È la scaletta di appuntamenti che attende il Barletta di qui a poco più di un mese. Smaltita la sbornia della notte di Giulianova, con Nicola Strambelli e Agustin Staropoli eroi nel percorso che ha condotto in finale, per i biancorossi è tempo di concentrarsi sugli ultimi 180 minuti dell’Eccellenza pugliese 2024/25. Dimensione che Lattanzio e compagni sono certi di poter salutare grazie alla vittoria della competizione, risalente allo scorso 23 febbraio, ma che farà ancora compagnia ai colori societari fino a domenica 6 aprile, data dell’ultima giornata di campionato con la trasferta sul campo di un Ginosa già retrocesso. Prima, giovedì 3, al Puttilli è in arrivo un Gallipoli che dopo lo 0-0 casalingo con il Foggia Incedit nel recupero è stato di fatto estromesso dalla corsa playoff, con il Bisceglie quinto a quota 59 punti, sette in più dei salentini giallorossi. Due impegni contro avversari privi di concreti obiettivi, che risulteranno utili a De Candia per dare spazio a chi magari è stato meno impiegato nel corso della stagione ma ha comunque assicurato un contributo importante negli equilibri di spogliatoio: è il caso di Casella, Pinto, Bayo o di giovani come Leone, Rotondo, Parisi e Dicuonzo.
A rendere ancora più intima la partita di giovedì c’è stato il provvedimento del giudice sportivo, che ha deciso di far giocare a porte chiuse Barletta-Gallipoli per effetto della squalifica del campo patita dalla società biancorossa a seguito delle intemperanze di alcuni tifosi al Fadini di Giulianova. Una decisione in contrapposizione all’articolo 20, che prevede invece che la squalifica del campo vada scontata “con decorrenza dalla seconda giornata di gara successiva alla data di pubblicazione della decisione e, nel caso in cui debbano disputarsi gare infrasettimanali, dalla terza giornata, salvo diverse disposizioni dell’organo di giustizia sportiva per motivi di particolare rilievo”. Niente giornata di festa per i tifosi biancorossi, che avrebbero omaggiato una squadra promossa in D con diverse settimane di anticipo, e nessuna presenza di bimbi delle scuole sugli spalti, come previsto in origine. Per il Barletta sarà una chiusura di stagione anomala, in attesa di poterla rendere da incorniciare attraverso la finalissima di Coppa.