Ieri il primo contatto con il sintetico dello stadio “Miramare”, oggi il bis. Finalmente il Manfredonia ha avuto la possibilità di svolgere, per la prima volta in questa stagione, una seduta d’allenamento nella propria “casa”. La lunghissima attesa è terminata. Ora l’interrogativo è il seguente? Quando arriverà anche il momento della prima partita ufficiale? La risposta è legata ad un unico fattore: lo sviluppo in termini di risultati della stagione, non solo dei sipontini ma anche degli avversari. Non è detto, infatti, che il collettivo del presidente Di Benedetto giochi altre partite casalinghe sino al termine dell’annata agonistica 2022-2023. Dipende dal proprio rendimento, ma non solo: anche e soprattutto da quello delle antagoniste. L’undici garganico, infatti, potrebbe teoricamente ancora evitare gli spareggi del girone A di Eccellenza ed accedere direttamente allo spareggio secco in campo neutro per la promozione in serie D, contro chi la spunterà poi nei playoff del raggruppamento Sud. Per riuscirci, però, deve necessariamente, negli ultimi novanta minuti di regular season, portare il margine di vantaggio sul Bisceglie, ora a +8, ad un undici punti. E per farlo, c’è una sola combinazione possibile di risultati: la capolista Manfredonia deve vincere al “San Sabino”, sul campo del Canosa, e sperare in una contemporanea battuta d’arresto del Bisceglie, secondo in graduatoria, al Comunale di Capurso contro il Mola, realtà anche lei, insieme al Corato, in lotta per un piazzamento playoff nell’ultimo turno di questo intensissimo ed appassionante campionato. Gli incontri si disputeranno in contemporanea, a partire dalle ore 16.30. Se la missione sipontina non dovesse andare in porto, la squadra di Pasquale De Candia giocherebbe in casa la finale degli spareggi del proprio girone e lo farebbe proprio al “Miramare”. Lo si saprà domenica prossima, al termine delle partite della giornata conclusiva. Per il momento, i sipontini, dopo un’intera stagione trascorsa girando tra i campi di Monte Sant’Angelo, Apricena, Trinitapoli e Molfetta, possono godersi finalmente la propria “casa”, almeno per gli allenamenti.