Novanta minuti per sperare ancora nel miglior piazzamento playout possibile, con la contestuale certezza di dover passare per gli spareggi per conquistare la permanenza nel campionato di Serie D: sintesi dell’ultimo weekend di regular season che il Molfetta si appresta a vivere nel girone H. La formazione allenata da Renato Bartoli ha salutato con la sconfitta incassata nello scorso fine settimana al D’Angelo di Altamura la possibilità di salvarsi senza passare dai playout ma la sfida in agenda alle 15 di domenica al Poli contro l’Afragolese non ha per questo perso importanza. In palio c’è ancora la possibilità di ottenere infatti il quintultimo posto, che varrebbe la sfida contro la quartultima e il vantaggio di giocare in casa e con la possibilità di restare in Serie D anche con un pareggio passando per i tempi supplementari e senza calci di rigore.
Il Molfetta non è però padrone del proprio destino: per chiudere la stagione al quattordicesimo posto e non al quindicesimo, infatti, Vivacqua e compagni dovranno battere l’Afragolese, formazione a sua volta in lotta per evitare gli spareggi salvezza – i campani, partiti con ben altre ambizioni di classifica, al momento sono 12esimi a quota 36 punti, gli stessi della Nocerina – e confidare al tempo stesso che il Gravina, oggi a 33 punti, + 1 sui molfettesi, non vinca in casa contro il Lavello, team che invece deve assolutamente vincere e sperare che il Francavilla in Sinni perda per evitare la retrocessione diretta. Una serie di incastri complicata da immaginare ma sulla carta possibile. Soprattutto tenendo conto del cammino registrato dal Molfetta nella gestione Bartoli 2.0, riavviata a fine gennaio con l’allenatore che ha ripreso il posto in panchina temporaneamente ceduto per 40 giorni a Francesco Bitetto. Allora Longo e soci erano penultimi con 16 punti dopo 21 giornate, gli stessi totalizzati nei successivi 12 turni. Una certezza da cui ripartire, in vista di un finale di stagione il cui esito passerà comunque dai playout.
