Ha vinto una sola volta in dodici partite giocate in questo campionato, esattamente un mese fa, quando Babaj, con questo gol, decise il derby giocato in trasferta contro il Gallipoli. Il Manfredonia, però, è una squadra viva. Lo ha dimostrato dieci giorni fa pareggiando al “Miramare” contro la Gelbison. Lo ha confermato domenica scorsa a Matino con l’1-1 contro il Nardò. Due punti ottenuti, insomma, contro realtà che occupano in condominio la terza posizione in classifica, a -5 dalla capolista Team Altamura. Contro i neretini, reduci da cinque successi e un pari nelle precedenti sei gare, il collettivo sipontino ha avuto il merito di reagire alla momentanea situazione di svantaggio pareggiando i conti con Carbonaro prima del riposo: esordio con gol per l’ex attaccante del Lamezia Terme. Proteste in avvio di ripresa, poi, per questo gol annullato a Barba.
Per tornare a vincere, inutile nasconderlo, al Manfredonia servono anche e soprattutto i gol dei suoi attaccanti. Carbonaro ha fatto centro alla prima con la maglia dei sipontini.
La prossima non sarà certamente decisiva, ma è fondamentale nell’economia complessiva della stagione per il Manfredonia, che ospita i coinquilini, a dieci punti in classifica, della Palmese: i campani ne hanno conquistati ben otto nelle più recenti quattro gare. Ci saranno i tifosi sugli spalti del “Miramare”? L’interrogativo resta d’attualità.