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Manzo, amore e Fidelis: “Restare ad Andria? Firmerei domani mattina”. Parola di capitano

Stefano Manzo non ha dubbi: ad Andria ha trovato la sua seconda casa E proseguirebbe volentieri la propria avventura in biancoazzurro. Il capitano della Fidelis è una delle icone di una stagione con tanti sorrisi e un retrogusto amaro, emerso solo nell’ultimo atto, complice il ko in finale playoff di sabato scorso contro il Picerno. Contro i lucani è arrivata la sesta sconfitta stagionale per la squadra di Panarelli, ben tre volte ko quando ha affrontato il Picerno. Ma c’è di più. 6 delle 21 reti incassate tra regular season e spareggi dalla miglior difesa d’Italia sono state firmate dai lucani.
2665 minuti in campo, secondo solo a Fontana tra gli highlander stagionali della Fidelis, Manzo ha incarnato lo spirito guerriero ma di qualità che l’Andria ha espresso sul terreno di gioco dal primo all’ultimo minuto. Dimenticata la falsa partenza, con 3 sconfitte nelle prime 5 partite stagionali, i biancoazzurri hanno pigiato l’acceleratore e non l’hanno quasi mai mollato. Nelle successive 31 partite, 28 sono terminate senza sconfitta e 18 senza reti al passivo. Quasi naturale che l’omaggio della tifoseria al rientro da Picerno fosse un’accoglienza degna di una vittoria.
La piazza ora chiede di ripartire dal maggior numero possibile di conferme in rosa. Manzo conferma la solidità di un gruppo granitico, diventato tale soprattutto nelle difficoltà. Nelle sue parole c’è lo spirito di chi ad Andria si è consacrato, ha vissuto una tappa importante della vita professionale diventando papà e spera che quella targata Fidelis non sia stata solo un’avventura di 11 lunghi, intensi mesi.

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