Nelle mani di Marco. Come il nome di battesimo di Pissardo, portiere che nelle ultime giornate si è preso i galloni di titolare del Bari e non ha nessuna intenzione di mollare la presa nei 90 minuti che valgono una stagione, quelli in programma giovedì 23 maggio al Libero Liberati di Terni per il ritorno dei playout salvezza. Partita che i biancorossi saranno costretti a vincere per restare in Serie B. Ogni altro risultato premierebbe invece gli umbri dopo l’1-1 del San Nicola.
Risultato, quello dell’andata, che reca il nome di Pissardo ben impresso nei titoli di coda alla voce “protagonisti principali”. Già, perché se il Bari non è affondato nel primo tempo buona parte del merito è di questo portiere di 26 anni arrivato in Puglia a inizio settembre del 2023 come terzo alle spalle di Brenno e Farroni, capace di scalare le gerarchie da metà aprile ad oggi. Sua la respinta sul sinistro ravvicinato di Franco Carboni, suo soprattutto il balzo felino per bloccare in due tempi il rigore di Casasola sullo 0-0. Dove non è arrivato con i guantoni del portiere del Bari, ecco la buona sorte: il palo ha respinto i tentativi di Di Stefano e Pereiro nel primo tempo e solo la fortuita deviazione di capitan Di Cesare all’80’ sul sinistro di Pereiro ha fatto crollare il muro eretto dal portiere.
Diventato portiere su suggerimento di papà, entrato nel settore giovanile dell’Inter all’età di nove anni, Pissardo ha sempre vissuto scalando marce e categorie: dopo i primi passi in D a Varese e due panchine di A con i nerazzurri allenati da Spalletti, si era messo in luce appena 21enne in Puglia, con 14 clean sheet in una stagione a Monopoli. Dopo le tappe di Arezzo, Lecco e Novara, è arrivato il biennale con il Bari. Per la prima chance da titolare ha atteso il 13 aprile a Como: prende due gol ma non sfigura affatto. Dopo la panchina con il Pisa, da cinque partite ha preso il posto di Brenno fino alla copertina di giovedì scorso. Il 23 maggio a Terni, nel ritorno dei playout, giocherà la partita più importante della carriera sin qui. E il Bari si affiderà anche alle sue mani per evitare un epilogo disastroso.