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“Non abbiamo ancora fatto niente”: De Candia e quel mantra che a Barletta conoscono bene

Finalista di Coppa Italia Dilettanti in Puglia, apripista del campionato di Eccellenza pugliese con un +14 sul diretto inseguitore, primatista per gol fatti, numero di vittorie e minor numero di reti al passivo. Nello “spartito eseguito alla perfezione” dal Barletta nel 2-0 alla Polimnia, per usare le parole dell’allenatore biancorosso Pasquale De Candia, c’è stata la perfetta sintesi dei principi adottati sul rettangolo verde da Strambelli e soci: pallino del gioco in mano, ricerca degli spazi lasciati sguarniti dagli avversari e impiego delle qualità a disposizione in ogni singolo reparto: la prodezza di Lavopa e la prima volta al Puttilli di Dicuonzo valgono la finale con il Galatina e la seconda vittoria stagionale sull’avversario più vicino in classifica. Per questo la notte del Puttilli assume ulteriore valore, ha assicurato De Candia.

La testa è all’ultimo impegno ufficiale del 2024: l’incrocio con un Molfetta terzultimo e staccato di 42 punti da Montrone e compagni. Nella trasferta del Poli domenica alle 16.30 non ci sarà De Gol, squalificato, ma De Candia – complici anche i recenti recuperi di Bayo e Giambuzzi e l’innesto di Scaringella – ha diversi dubbi di formazione figli dell’abbondanza. La proiezione del percorso del Barletta di qui a fine stagione sarebbe di 103 punti, uno in più di quelli del Monopoli dei record 20 anni fa. L’allenatore non bada però a riscrivere gli almanacchi. Discorso copincolla per il Triplete: sotto l’albero la tifoseria coltiva la voglia di replicare quello dell’annata 2021/22 sotto la guida di Francesco Farina.

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