Prove tecniche di 4-3-3, qualche giocatore già in buona forma e la consapevolezza di essere un cantiere aperto. Più che i gol, che contano solo per il tabellino nei test estivi contro formazioni dilettantistiche, il Bari chiedeva al match di esordio nella stagione 2025/26 con il Calcio Castel di Sangro, realtà di Terza Categoria, qualche primo riscontro sull’alba del lavoro nel ritiro di Roccaraso. E Fabio Caserta dal 17-0 di domenica ha ricavato i primi appunti sul suo taccuino. Carte mescolate, con panchina iniziale per potenziali titolari come Nikolaou, Dorval – che ha però mercato all’estero e potrebbe partire entro la fine del ritiro – e Sibilli, chance dal primo minuto accanto a Vicari per il giovane centrale difensivo Mavraj e per Faggi, in odor di partenza e sostituito per infortunio dopo nove minuti a Colangiuli, a segno per il 4-0 con una bella soluzione da fuori, e Pereiro, autore del primo gol stagionale seguito dal bis a fine frazione: l’uruguaiano vuole far parte del Bari del futuro dopo un primo quadrimestre deludente in biancorosso e sta provando a spingere dai primi giorni del ritiro abruzzese. Già protagonisti Pagano e Rao: il 2004 scuola Roma ha lavorato in un centrocampo guidato in regia da Verreth come mezzala di inserimento, casella che il Bari dovrà presto riempire con uno se non due interpreti, e ha chiuso i suoi 45 minuti con una tripletta. Il 2006 ex Spal, arrivato dal Napoli, ha agito a sinistra nel tridente completato da Gytkjaer, già fondamentale con i suoi movimenti a legare il gioco e protagonista di una standing ovation destinata dai 100 presenti sugli spalti al momento del centro del sette a zero. Per Rao un gol, due assist e la volontà di ritagliarsi una casella da attore protagonista. Nel secondo tempo spazio al 4-2-3-1, con Bellomo, già ispirato, al centro della trequarti completata da Sibilli e Manzari, quest’ultimo miglior marcatore di giornata con ben quattro reti. Tre ne ha realizzate invece Moncini, riferimento offensivo del secondo tempo, tutte negli ultimi sette metri ad attestarne le qualità in sede di tap-in. Gloria anche per il 2005 Onofrietti, subentrato a Manè, e per Lulic, che si è diviso tra mediana e cuore della difesa. Indicazioni anche da chi in panchina ci è rimasto per 90 minuti: è il caso di Akpa-Chukwu, cercato da realtà di C ma con mercato anche tra Belgio e Olanda. Mercoledì si alza lievemente l’asticella: amichevole con il Bacigalupo Vasto Marina, realtà di Eccellenza.



