“Per chi viene a giocare in una piazza così prestigiosa come Bari, con una grande tifoseria, la prima cosa da fare è prendersi le responsabilità”. Parola di Raffaele Pucino, terzino destro dal piede caldo, che ha aperto le marcature nel derby contro il Taranto, poi vinto dai suoi per 3-1. Partita mai in discussione, ben al di là di quanto racconti il risultato, anche grazie a una super prestazione del 30enne di Caserta, che, al suo primo gol in biancorosso, ha persino sfiorato la doppietta. Svincolatosi in estate dall’Ascoli, da cui proveniva anche il ds Polito, proprio dal direttore partenopeo è stato portato a Bari nelle ultimissime ore di calciomercato. Dopo un inizio non scoppiettante, dovuto anche alla mancata preparazione estiva, il numero 25 è presto diventato uno dei punti fermi dello scacchiere di mister Mignani. Riferimento non solo in campo, ma anche fuori dal rettangolo verde. Dove il terzino si è reso protagonista, dopo il match pareggiato ad Avellino, di una sortita social che ha fatto molto discutere, in cui ha pubblicato un’immagine con 9 pecore, presumibilmente a sottolineare i punti di distacco tra irpini e biancorossi. La cosa non è andata giù all’ad dei lupi D’Agostino, che aveva addirittura chiesto una sanzione per il difensore. Che, da par suo, ha ironicamente fatto sapere di aver pubblicato quella storia perché, non riuscendo ad addormentarsi dopo la partita, si era messo a contare le pecorelle, fermandosi proprio a 9.Pucino, insomma, è sempre più leader, di un Bari che si è finalmente calato nella mentalità della Serie C e ha imparato a lottare anche nel fango, ribattendo colpo su colpo, non solo in campo ma anche davanti ai microfoni e sui social. D’altra parte, i campionati si vincono anche così.
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