“Da mò vale”. Prima lezione di barese per Boris Radunovic, nuovo portiere biancorosso. In poche ore il 28enne serbo arrivato in prestito secco dal Cagliari (dopo aver prolungato di due anni il contratto) è atterrato in città, si è sottoposto a visite mediche e foto di rito e ha conosciuto Moreno Longo. Suo nuovo allenatore, che ha atteso per tre settimane insieme all’area tecnica formata da Giuseppe Magalini e Valerio Di Cesare che il portiere sciogliesse i suoi dubbi di fronte alla possibilità di tornare in Serie B. Categoria che aveva abbandonato proprio passando per…Bari. Già, perché c’era Radunovic in porta nell’11 sardo guidato da Claudio Ranieri che l’11 giugno del 2023 beffò Vicari e compagni al fotofinish, strappando il pass per la A grazie alla zampata di Pavoletti al termine di 180 minuti in cui i sardi erano rimasti in piedi soprattutto grazie alle prodigiose parate di Radunovic nella finale playoff di andata.
Arriva in Puglia con una duplice responsabilità, il classe 1996: cancellare le incertezze di Brenno e restituire sicurezza a una difesa che troppo spesso l’anno scorso ha pagato anche le insicurezze del portiere brasiliano, tornato intanto in patria. Sarà chiamato a farlo consapevole anche del “debito sportivo” con Bari che tanti tifosi biancorossi hanno simpaticamente ricordato a Boris sui social, commentando la notizia del suo approdo a Bari: “Gioca ogni partita come quella finale d’andata e ti farai perdonare” il leit-motif più diffuso. Messaggi che – uniti alla “benedizione” di Elia Caprile, ieri suo avversario in biancorosso e oggi tra i portieri del Napoli di Antonio Conte – Radunovic avrà sicuramente letto. Forte delle spalle larghe di chi in carriera ha giocato 120 partite in B e 14 in A con Atalanta, Avellino, Verona, Salernitana, Cagliari e Cremonese. E da ex si prepara a tornare a Cremona il 10 agosto, per il match di Coppa Italia che inaugurerà la stagione.
Alle spalle di Radunovic ci sarà Marco Pissardo, protagonista di un rendimento positivo nel finale di stagione. Il portiere classe 1998, bravo nella scorsa annata sportiva ad attendere con pazienza il suo turno scavalcando prima Farroni nelle gerarchie di Marino da secondo portiere e poi Brenno nelle gestioni Iachini e Giampaolo, era risultato determinante nel pareggio di Cittadella e nella finale di andata dei playout contro la Ternana al San Nicola. Ora attende il rinnovo del contratto. Quello attuale scade il 30 giugno del 2025 e iniziare la stagione in scadenza e alle spalle di un portiere dal curriculum di Radunovic non aiuterebbe trattative in corso d’opera. Per questo l’appuntamento per prolungare l’accordo potrebbe essere fissato a giorni. Archiviando il capitolo porta, che ha caratterizzato le trattative in casa Bari per l’intero mese di luglio.