Manuel Scavone guida, Raffaele Bianco insegue. E’ il Bari dei ripescati, quello di chi sembrava fuori dai giochi e invece ora è parte del gruppo di Mignani o lo sarà. L’esempio di Scavone, tornato in biancorosso dall’annata in prestito a Pordenone dopo l’esperienza in C nella stagione 2019/20, è la plastica dimostrazione del fatto che un mercato bloccato per tutti offre possibilità a tanti: da partente assicurato, si è ritrovato in tasca un contratto prolungato fino al 2023 con spalmatura dell’ingaggio e l’esperimento visto nel test contro l’Unione Calcio Bisceglie, da trequartista in alcune fasi di gioco, potrebbe portare Mignani a riproporlo a centrocampo dall’inizio sabato sera al San Nicola, nella prima gara ufficiale della stagione in Coppa Italia contro la Fidelis Andria. Classe 1987, Scavone, stesso anno di nascita di Raffaele Bianco: il centrocampista nato ad Aversa dovrebbe restare in organico come alternativa nel ruolo di playmaker nel 4-3-1-2, casella in cui il Bari resta alla ricerca di un titolare. Bianco rispetterà così l’ultimo anno di contratto e non è da escludere che anche per lui si possa lavorare a un prolungamento con spalmatura dell’ingaggio, formula già adottata con Frattali, Scavone e Antenucci. In biancorosso, tra Serie B e Serie C, Bianco ha sin qui giocato 83 partite segnando un gol. Quota 100 presenze può essere un obiettivo realistico per lui. Chi invece cerca uno spazio che oggi le idee tattiche di Mignani non sembrano potergli garantire sulla trequarti, dove il Bari dispone di Botta e Marras con Citro e D’Errico, è il neo 18enne Giovanni Mercurio, finito nel mirino della Fiorentina per la formazione Primavera. Nel post Ferragosto sono ripresi i contatti tra il club viola e il Bari per mettere a punto la trattativa: l’ipotesi dell’accordo, in via di definizione, prevede un prestito oneroso con diritto di riscatto ad un cifra totale non inferiore agli 800mila euro, che potrebbe superare il milione in caso di raggiungimento di alcuni bonus. L’eventuale trasferimento a Firenze permetterebbe al giocatore di misurarsi con un panorama diverso dalla Serie C e al Bari di valorizzare un componente di un vivaio ricreato a partire da zero tre stagioni fa. Se l’operazione dovesse andare in porto, le parti si aggiornerebbero alla fine della stagione: se Mercurio avrà reso in viola, la Fiorentina ne valuterà l’acquisto. Se il club toscano non eserciterà l’opzione di riscatto, Mercurio tornerà in Puglia. Discorso differente per Balla Moussa Mane, giovane difensore classe 2003 aggregato al gruppo biancorosso nel ritiro di Storo dopo aver vissuto l’esordio in prima squadra nella scorsa stagione sotto la guida di Massimo Carrera. Il Napoli ha richiesto il giocatore per aggregarmi alla formazione Primavera e il Bari sta valutando la possibilità di un’operazione in prestito secco.
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