L’importanza di chiamarsi Cesar. Falletti la sta trasmettendo a Bari e al Bari. In tre partite e mezzo il Papu si è infatti preso le chiavi della trequarti biancorossa e non sembra avere alcuna intenzione di mollarle a nessuno. Dall’esordio contro la Sampdoria, da subentrante all’intervallo, il classe 1992 uruguaiano che ha iniziato a giocare a calcio grazie a suo nonno ha dimostrato di avere un motore diverso rispetto alla media del campionato di B. Ha flirtato con il gol a Marassi, ha servito l’assist per Lella nella vittoria sul Mantova, ha giganteggiato a Frosinone con una prestazione a tutto campo e contro il Cosenza dal suo destro è partito l’0invito per l’1-0 di Pucino, nono marcatore stagionale dei biancorossi su altrettante reti segnate in campionato. Dal momento del suo arrivo in Puglia, datato 29 agosto, Longo ha iniziato a studiare per Falletti un abito ideale. Individuato nella casella alle spalle dell’attaccante nel 3-5-1-11 di partenza. Solo un numero per il Papu, abituato a svariare per tutto il campo: lo si trova spesso a sinistra per aggiungere qualità alla fase di impostazione o nel cerchio di centrocampo per dare una soluzione in più quando si tratta di palleggiare. Più versioni di un solo talento, arrivato a Bari con un’intenzione chiara.