Le motivazioni non mancano a Mirko Cudini ed il suo staff tornati in sella alla guida della panchina della Fidelis dopo 4 mesi in cui i biancazzurri hanno probabilmente peggiorato quanto fatto dall’iniziale gestione tecnica. Dal post Gelbison al post Gelbison con in mezzo un girone trascorso tra la gestione Doudou e quella Trocini in cui però si è raccolto davvero poco per pensare di togliersi dalle sabbie mobili di quella zona retrocessione. Ma adesso di fronte c’è un mini torneo formato da otto gare in cui purtroppo non si potrà parlare più di tanto di avversari visto che il tempo è tiranno.
Ha parlato Mirko Cudini nella conferenza stampa pre gara della sfida contro il Monopoli ed ha parlato di un gruppo che ha ritrovato profondamente cambiato rispetto alla sua gestione, un gruppo più completo anche se restano le incognite in alcuni ruoli chiave. Ma oggi di questo non si parla. Non si parla di moduli e di difese che sono passate da tre a quattro nel corso di tutta la stagione, ma si parla di motivazioni e soprattutto di più concretezza sotto porta, il tassello mancante di una annata che sarebbe potuta esser completamente diversa.
Del Monopoli, squadra in netta ripresa con sei successi nelle ultime otto gare e zona playoff raggiunta, difficile parlare in una situazione così complessa come quella della Fidelis.
Gara domani pomeriggio difficilissima anche per i precedenti: sono 18 nel complesso per un derby particolarmente sentito in cui però la Fidelis ha vinto una sola volta a tavolino nell’ormai lontanissimo 1972. Poi solo sconfitte, nove nel complesso tra cui gli ultimi due precedenti, ed otto pareggi per una sfida che ha attraversato tutte le categorie dalla serie D alla Lega Pro a partire da inizio anni ‘70. Non ci saranno i tifosi andriesi bloccati dalle autorità mentre il fischio d’inizio sarà alle 17,30.