In ritorno stat Virtus. Quella 2021 a Francavilla Fontana è l’estate delle seconde volte: Riccardo Idda, centrale 33enne prelevato dal Cosenza, ne è la prova provata. Il difensore sardo, classe 1988, è tornato in biancazzurro dopo il campionato di Lega Pro 2016/2017 che lo aveva visto protagonista con 31 presenze, 4 reti ed il raggiungimento dei playoff. In seguito Idda, trascorsi tra i professionisti con tra Brindisi, Casertana e Villacidrese, ha vestito la maglia del Cosenza prima in serie C e poi in serie B, con 120 presenze e 3 reti. Fino alla nuova stretta di mano con patron Antonio Magrì, sigillo su una storia che riparte da prospettive differenti rispetto a quattro stagioni fa, quando la Virtus Francavilla era una matricola nel campionato di Serie C, ma con lo stesso entusiasmo. Una formula che ha accomunato anche gli intenti del club e di Roberto Taurino: per la panchina gli imperiali hanno giocato d’anticipo, scegliendo già a maggio il nuovo allenatore al posto di Alberto Colombo. Taurino, leccese, classe 1977, era stato già il vice sulla panchina bianco-azzurra dell’indimenticato Antonio Calabro nel campionato 2016-17. Ma non solo: è stato calciatore e capitano della Virtus, vincendo il campionato di Eccellenza e quello di serie D, una Coppa Italia Regionale e una Coppa Italia Nazionale. Ha anche appeso le scarpette al chiodo da calciatore in biancazzurro. Al Giovanni Paolo II ha fatto ritorno dopo le avventure in panchina con Nardò, Bitonto e Viterbese. Meno duraturo è stato il distacco tra il Francavilla e Leonardo Perez: l’attaccante di Mesagne, passato all’Arezzo a gennaio 2021, è tornato in Puglia dopo la retrocessione del club toscano firmando un biennale. 32 anni, Perez ha giocato con la Virtus per un anno e mezzo, totalizzando 41 presenze e 14 reti. Non ricostruirà la coppia con Franco Vazquez, passato al Catanzaro, ma costituirà comunque una garanzia. Come Idda e Taurino, senza dimenticare Mario Prezioso, centrocampista tornato dopo quattro anni a Francavilla. Ha firmato un contratto biennale con i biancazzurri dopo la tappa al Modena: in un calcio senza più bandiere, c’è anche chi torna al campo base.