Prima il violento litigio, cominciato per futili motivi. Poi la vendetta, consumata a sangue freddo. Uno sgarbo punito con le coltellate e poi anche con i colpi di pistola. Questo, secondo gli inquirenti, il movente del tentato omicidio del 44enne Leonardo Squeo, avvenuto due mesi fa in piazza Paradiso, a Molfetta.
I presunti responsabili, i cugini omonimi Vito Magarelli, di 34 e 48 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura. I due sono accusati di tentato omicidio in concorso.
I fatti contestati si riferiscono alla sera del 10 agosto, quando nella centralissima piazza Paradiso, nei pressi di via Immacolata, la vittima venne aggredita e raggiunta all’addome da diverse coltellate e poi da un colpo di arma da fuoco al piede.
Il 44enne, gravemente ferito, riuscì a trascinarsi fino alla vicina via Bixio. Qui venne soccorso da alcuni conoscenti che lo trasportarono presso l’ospedale “Don Tonino Bello”, dove venne sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.
A condurre le indagini sull’episodio, i Carabinieri della Compagnia di Molfetta, i primi ad arrivare sul posto assieme al personale della Sezione Investigazioni Scientifiche.
Alla base del tentato omicidio, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, alcune vecchie ruggini tra la vittima e gli aggressori, decisi a vendicare col sangue un torto subito.
A seguito del provvedimento del giudice, per i due cugini sono scattate le manette: adesso si trovano nel carcere di Trani.