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Desertificazione commerciale: è Andria la città italiana che ha visto chiudere il maggior numero di negozi dal 2012 ad oggi secondo uno studio di Confcommercio

Andria è la città con più negozi in Italia, ma anche quella che ha visto chiuderne il maggior numero in dodici anni. È quanto ha fatto emergere il report di Confcommercio, che ha calcolato la densità commerciale ogni mille abitanti in 122 comuni italiani.

Lo studio ha fotografato il fenomeno della desertificazione commerciale calcolando la presenza di attività nelle città nel 2012, nel 2025 e, in proiezione, nel 2035. La città federiciana si è rivelata essere quella con la presenza più marcata di negozi, con un valore di 19,5 nel 2012 e di 16,2 nel 2024. Allo stesso tempo, però, è anche quella che ne ha persi di più: il saldo è negativo di 3,3 punti. Solo Ancona ha registrato in dodici anni una riduzione maggiore della densità commerciale. E la proiezione al 2035 è ancora più drammatica per Andria, con il valore in caduta libera fino a 13,7 punti, con una riduzione di 5,8. Come Novara e Ravenna e meglio solo, anche in questo caso, di Ancona, per cui è previsto un calo di 5,9 punti. In soldoni, i numeri raccontano come Andria è e sarà, secondo le proiezioni, la città con il più alto numero di sedi commerciali per numero di abitanti. Allo stesso tempo è anche quella destinata a registrare il maggior numero di attività costrette alla chiusura e che rischia di perderne di più fino al 2035.

Allargando lo sguardo a livello regionale, la Puglia è la 7^ regione per negozi sfitti, ben 7.176. A registrare il maggior numero di chiusure sono stati supermercati, grandi magazzini, distributori di carburante, bar e attività di vendita ambulante. Non sembrano conoscere crisi, invece, farmacie, ristoranti, e forme di alloggio quali bed&breakfast, che hanno addirrittura visto aumentare la propria presenza sul territorio nazionale.

Il report di Confcommercio evidenzia in definitiva un fenomeno diffuso da nord a sud, quello della desertificazione commerciale, che ha dei picchi nei grandi centri abitati e numeri leggermente migliori nei comuni più piccoli, dove il ricorso all’acquisto online, grande tallone d’achille delle attività al dettaglio, è meno marcato rispetto ad altre realtà. Oltre 140mila attività commerciali hanno chiuso in Italia dal 2012 al 2024 e, senza cambi di rotta statatali e locali, altrettante rischiano di scomparire entro il 2035.

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