“La teoria gender entra nelle scuole di Andria con un espediente”. È così secondo il consigliere comunale Andrea Barchetta. Nella riunione della massima assise cittadina prevista per domani 29 dicembre per discutere in larga parte di materia economico finanziaria, è inserito un punto che ha fatto trasalire l’esponente di Fratelli d’Italia. Che con un comunicato chiama a raccolta il mondo associazionistico e in particolare quello cattolico perchè si unisca al no che, annuncia, esprimerà in consiglio comunale sull’istituzione e disciplina della Commissione per le pari opportunità, le politiche di genere ed i diritti civili. Secondo Barchetta infatti “nella forma è una Commissione per favorire l’eliminazione di discriminazioni e differenze di genere; nella pratica, un espediente per promuovere anche progetti atti a educare le nuove generazioni – in scuole, agenzie educative, terzo settore, a temi come identità di genere et similia”.
Nella proposta di delibera firmata del segretario generale Asfaldo e dell’assessore Di Leo, la commissione pari opportunità dovrebbe avere, tra le altre, la funzione di portare nel mondo della scuola progetti per educare le nuove generazioni al riconoscimento e alla valorizzazione della differenza di genere, orientamento sessuale, identità di genere , condizione e forma fisica. Così come nell’educare alla prevenzione di fenomeni di bullismo, promuove percorsi di educazione sull’orientamento sessuale, identità di genere e condizione e conformazione fisica e nel contrasto ad ogni forma di misoginia, omofobia, transfobia, abilismo e razzismo. Secondo Barchetta “un calderone di temi e incongruenze”. Un testo stilato “senza il coinvolgimento delle consulte consiliari preposte come da Statuto Comunale, mettendo un infido strumento nelle mani di chi può abusarne per fini propri e ideologici, anziché promuovere le pari opportunità”.
L’invito rivolto all’amministrazione Bruno è di ritirare il provvedimento avviando un percorso condiviso sul tema.