L’annus horribilis della Capitanata continua all’insegna degli attentati dinamitardi. Altre due bombe sono fatte esplodere, la notte scorsa, a San Severo, dopo quelle che, appena una settimana fa, hanno danneggiato una profumeria ed una concessionaria di autovetture della città dell’Alto Tavoliere. Nel mirino sempre esercizi commerciali: il salone di acconciature “Parrucchieri Li Quadri” in via Leccese, e la rivendita di fuochi pirotecnici “Pirolandia” in via Leone Miucci, colpite con due ordigni artigianali.
Le esplosioni, avvenute intorno alle 3 e mezza, a pochi minuti di distanza l’una dall’altra, hanno provocato danni ingentissimi alle due attività. Il locale del parrucchiere, in particolare, è andato completamente distrutto a seguito di un incendio divampato dopo la deflagrazione.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Lucera, che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza la zona. Assieme a loro, i Carabinieri, che stanno conducendo le indagini sui due episodi, dietro i quali c’è l’ombra del racket. Così come per gli altri attentati messi a segno di recente nella provincia.
Salgono infatti a 7 le bombe esplose nel Foggiano dall’inizio del 2022, di cui 6 ai danni di attività commerciali. Oltre ai già citati 4 ordigni scoppiati a San Severo, sono stati colpiti anche un negozio di fiori ed un ristorante-friggitoria, nella città di Foggia. A questi episodi, va aggiunto quello accaduto a Vieste, dove nella notte tra il 6 e il 7 gennaio, un potente petardo è stato fatto esplodere davanti all’abitazione di un pregiudicato, parente di un capoclan.
Una situazione allarmante, che riporta alla mente la tristemente nota “Stagione delle Bombe” che, nel 2019, vide mettere a segno una serie di attentati ai danni di diversi negozi del capoluogo dauno.
Il sindaco di San Severo, Francesco Miglio, chiede l’intervento del Ministro Lamorgese.