C’è anche il voto a favore dell’ex assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, sul via libera alla nascita di una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia in Puglia. La proposta di legge presentata dal gruppo di Fratelli d’Italia ha trovato accoglimento da parte di diversi esponenti della maggioranza che sostiene il governatore Emiliano, tra cui i democratici Mazzarano, Ciliento e Di Gregorio. Discussa all’interno della commissione regionale Sanità, ha ricevuto il voto favorevole di 10 componenti sugli 11 presenti (unico astenuto, come da prassi, il presidente Vizzino). Un responso contrario alle indicazioni dell’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, il quale valuta “completamente superflua l’istituzione di un nuovo organismo, visto che sono già in corso analisi sulla gestione pandemica sia da parte di diverse commissioni regionali che da parte dell’anticorruzione” Una decisione, dunque, che non mancherà di lasciare strascichi nella coalizione di centrosinistra, dal momento che la proposta di istituire una commissione d’inchiesta sull’emergenza covid era un cavallo di battaglia delle opposizioni. “Nessun intento giustizialista – ha chiarito il capogruppo di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo – ma solo la volontà di approfondire con studi ad hoc ciò che è accaduto in Puglia da marzo 2020 in poi, come ad esempio la realizzazione dell’ospedale Covid in Fiera del Levante”. “Finita la fase di emergenza- prosegue Zullo – diventa importante capire i ritardi ma anche gli errori compiuti in questi due anni perché si possa convivere con il Covid migliorando non solo i servizi sanitari, ma anche quelli socio-assistenziali. E’ un intero sistema che ruota intorno alla persona che è saltato e va reinventato di sana pianta”. Gli fa eco il capogruppo del M5S, Marco Galante, tra i votanti a favore della commissione d’inchiesta. “Chiederemo di audire operatori sanitari ed epidemiologi – scrive Galante – in modo da avere dati certi su cui lavorare per individuare modelli di gestione sanitari e sociali che migliorino la risposta della Regione in caso di nuove ondate”. “E’ necessario – conclude Galante – ripensare la sanità territoriale, le cure primarie, l’organizzazione ospedaliera e la rete dell’emergenza – urgenza, anche attraverso i fondi del PNRR”. La proposta di legge nasce con l’obiettivo di valutare i risultati ottenuti dalla Regione nella lotta alla pandemia, in rapporto alle risorse messe in campo in termini di contrasto alla diffusione del virus, ai danni subiti dall’economia regionale, agli effetti della didattica a distanza, ai dati su morbilità e mortalità registrati in Puglia. La commissione d’inchiesta verrebbe composta da 9 consiglieri regionali: cinque di maggioranza e quattro di opposizione. Ma per la sua istituzione bisognerà passare al vaglio del consiglio regionale, dove i rapporti di forza tra favorevoli e contrari potrebbero cambiare.