Cronaca

Omicidio Cilli: accertamenti tecnici nel garage di Barletta presunto luogo del delitto

Accertamenti tecnici irripetibili sono stati eseguiti, questa mattina, nel garage di via Ofanto, a Barletta, presumibilmente il luogo dove è stato ucciso Michele Cilli, il 24enne di cui si sono perse le tracce nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio scorsi. Al lavoro la Polizia Scientifica, sul posto assieme ai consulenti di parte: il criminologo Gianni Spoletti e l’avvocato Michele Cocchiarole per la famiglia Cilli, la biologa Giacoma Mongelli e l’avvocato Enrico Capurso per Dario Sarcina, il 34enne ritenuto l’esecutore materiale del delitto. In carcere per l’omicidio anche Cosimo Damiano Borraccino, accusato di occultamento di cadavere.

I legali dei due indagati hanno fatto richiesta di rito abbreviato. L’udienza, inizialmente fissata per il 18 novembre, è stata posticipata al primo dicembre.

In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, il giorno della scomparsa Cilli aveva trascorso la serata in un locale nei pressi del Castello Svevo di Barletta. Passata la mezzanotte, il giovane si era allontanato a bordo di un’auto guidata da Dario Sarcina e da allora di lui non si è saputo più nulla. A vuoto le ricerche effettuate dalla Forze dell’Ordine in una vasta area del territorio barlettano.

A distanza di circa due mesi dall’inizio delle indagini, gli agenti della Questura della Bat arrestarono Sarcina e Borraccino. Grazie all’ausilio di diverse telecamere di sicurezza, gli investigatori riuscirono a ricostruire il percorso seguito dalla macchina con a bordo il ragazzo scomparso ed il suo presunto killer, entrata nel garage di un complesso condominiale di via Ofanto, per poi ripartire, circa mezz’ora dopo, ma senza Cilli.

A sbarazzarsi del cadavere della vittima, secondo quanto sostenuto dall’accusa, il 34enne Cosimo Damiano Borraccino: sarebbe lui l’uomo immortalato dalle telecamere mentre entrava nel complesso residenziale per poi allontanarsi correndo, poco dopo. Lo stesso è stato ripreso anche in una stazione di servizio, dove ha riempito una tanica di benzina, utilizzata presumibilmente per distruggere il corpo del povero Cilli.

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