Ritorno allo stadio “Cosimo Puttilli”, rettilineo finale? L’interrogativo è d’obbligo ma intanto c’è un piccolo passo in avanti. Quello riguardante la consegna dell’impianto al Comune di Barletta da parte di Sport e salute, che segue di alcuni giorni il verbale di consegna redatto dalla la CMS di Battipaglia, impresa responsabile dei lavori nella struttura, chiusa al pubblico da ormai sette anni. Superata la fase dei collaudi, ora la palla (o la patata bollente, a seconda dei punti di vista) passerà al Comune, al momento commissariato. Toccherà a Palazzo di Città dare gli input necessari per raccogliere i pareri tecnici utili (dai vigili del fuoco alla Commissione pubblico spettacolo) per il rilascio dell’agibilità della struttura.
L’appuntamento di sabato 2 aprile, quando al Puttilli arriverà il presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli, sa di incontro più formale che dall’immediata efficacia. Barletta invece dovrà confrontarsi con una campagna elettorale in corso e la vacatio legis sulla poltrona di sindaco. L’assenza della politica che possa sollecitare i pareri, con un’amministrazione commissariata, è un ulteriore potenziale freno. Dovranno essere il commissario prefettizio e il tecnico responsabile dell’iter a interfacciarsi con Settore Lavori Pubblici, Prefettura, vigili del fuoco, Commissione di Pubblico Spettacolo.
La certezza è che al 3 maggio 2015, settimo anniversario dalla chiusura del Puttilli coincidente con la partita di calcio tra Barletta e Foggia, finita 0-1, lo stadio non sarà certo stato inaugurato. Sono cambiate le amministrazioni ma il “Puttilli” no, è costato 5 milioni di euro ed è rimasto lì come un memoriale degli errori che la lentocrazia e le mancate competenze possono comportare. L’auspicio è di averlo a disposizione per eventi ufficiali entro la fine del 2022, mentre è in corso il centenario dalla fondazione del Barletta, squadra che ha vinto il suo girone in campionato nonostante sia costretta a giocare perennemente in trasferta.