Andria è la città capoluogo più povera della Bat. Trani è invece la più ricca della sesta provincia. Barletta se la cava. È questo il quadro che emerge dalla speciale statistica elaborata dal Ministero dell’Economia e delle Finanza, che fotografa il reddito medio pro capite di province e Comuni d’Italia nell’anno 2020, calcolato come rapporto tra reddito imponibile e numero di contribuenti.
In cima alla classifica delle città “Paperon de’ Paperoni” della sesta provincia troviamo Trani, con 16.776 euro, seguita a ruota da Spinazzola, che vanta un reddito medio pari a 16.318 euro. Al terzo posto si piazza invece Barletta, che si aggiudica la medaglia di bronzo con un reddito di 15.347 euro.
Di poco fuori dal podio la città di Bisceglie, con un reddito medio di 15.245 euro. Seguono nell’ordine Margherita di Savoia con 15.116 euro, Canosa di Puglia (14.045 euro) e Minervino Murge (13.868).
E Andria? La città federiciana si trova solo all’ottavo posto tra le 10 città della sesta provincia, con un reddito medio pari a 13.846 euro ed è addirittura ultima nella regione tra i comuni capoluogo.
Le ultime due posizioni, nella graduatoria della Bat, sono occupate da Trinitapoli (13.532 euro), ed infine da San Ferdinando di Puglia, fanalino di coda con un reddito medio di 12.178 euro.
Allargandoci sul piano nazionale, scopriamo che la Puglia si trova nella parte più bassa della classifica delle regioni italiane, con una media pari a 16.930 euro. Dati inferiori si registrano solo in Basilicata ed in Calabria.
La città pugliese più ricca è Lecce con un reddito di 22.270 euro, superiore anche a Bari, che ne conta invece 21.975.
Tra i capoluoghi della regione, terzo è Taranto con un reddito medio di 19.961, seguito da Brindisi (19.228), e Foggia con 18.535 euro.
Per trovare il comune più povero della Puglia, infine, bisogna salire sui Monti Dauni, fino al piccolo centro di Roseto Valfortore, dove il reddito medio dichiarato dai contribuenti è di appena 9.023 euro.