Nella serata di lunedì è stata disposta la revoca degli arresti domiciliari nei confronti dell’avvocato Giancarlo Chiariello, condannato in primo grado a 9 anni e 8 mesi per presunta corruzione giudiziaria nel Tribunale di Bari. Il legale barese è tornato libero dopo quasi tre mesi di carcere e otto di arresti domiciliari dopo che il gup Laura Liguori ha accolto la richiesta dei difensori e ha sostituito la custodia cautelare con l’interdizione per 12 mesi dall’esercizio della professione.
Chiariello è stato arrestato il 24 aprile 2021, insieme all’ex gip Giuseppe De Benedictis, con l’accusa corruzione in atti giudiziari (con l’aggravante di aver favorito un clan mafioso) per aver truccato almeno tre procedimenti penali. Tangenti che Chiariello avrebbe pagato all’ex magistrato in cambio della scarcerazione di propri clienti.
In attesa delle motivazioni della sentenza, i difensori di Chiariello hanno ritenuto di dover avanzare istanza di revoca della custodia cautelare. Di fatto l’avvocato barese affronterà il processo d’appello da uomo libero. Anche se su di lui pesa come un macigno anche l’indagine per reati fiscali della Procura di Bari che a marzo ha portato all’esecuzione di un decreto di sequestro da quasi 11 milioni di euro. Denaro che Chiariello avrebbe accumulato in nero difendendo elementi di spicco della criminalità pugliese.