Da circa due mesi la Direzione Regionale dei Musei di Puglia ha una nuova identità visiva. Svelata solo sui canali social è composta da 16 brand differenti realizzati dall’artista italo-americano Tommaso Sacco. Per ogni singolo monumento o museo di Puglia c’è una grafica con un cambio radicale che coinvolge anche la comunicazione social. Il comune denominatore dei brand, spiegano dalla Direzione, è il “richiamo a un volto dai tratti iconografici che rimandano al legame identitario con il territorio”. I loghi sono stati tutti pubblicati anche se, periodicamente, si stanno approntando le varie spiegazioni.
Di positivo c’è un tentativo di uniformare la comunicazione degli importanti siti di interesse culturale della regione. Di negativo, però, resta ancora una volta il mancato ascolto dei territori, la mancanza di comunicazione con i territori ma soprattutto diversi errori di interpretazione. Partiamo, per esempio, da Castel del Monte: bene Unesco dal 1996 e monumento più importante in termini di visite e di prestigio di tutta la Puglia. Relegato dalla Direzione Regionale dei Musei di Puglia ad un luogo senza identità. Castel del Monte, è bene ricordarlo ai più distratti, si trova ad Andria e con la città ha un legame fortissimo come importante è il legame con Federico II di Svevia. Nel logo rispetto a tutti gli altri non è indicata la città di appartenenza. Una identità senza luogo. Tra le altre cose per la realizzazione grafica è stata scelta una bifora tralasciando, per esempio, l’unica trifora che invece è simbolo reale di quel legame e dell’identità di Castel del Monte. L’ottagono, altro simbolo essenziale per il maniero federiciano, viene trasformato in una bocca.
Decisamente più logica l’idea ispiratrice del logo del Museo Archeologico di Canosa di Puglia e cioè l’olla listata con collo ad imbuto, una delle anfore più antiche e pregiate della collezione. Anche se tutta da comprendere è, invece, la spiegazione pubblicata su facebook a corredo del logo. Brand definito “simpatico e fuori di testa”. Si attende la pubblicazione del logo del Castello Svevo di Trani.
Anche i commenti sulla pagina facebook della Direzione Regionale dei Musei di Puglia non sono molto lusinghieri e c’è una netta spaccatura tra chi apprezza e chi no con molte e circostanziate critiche alle scelte effettuate.