La Procura di Trani ha aperto un fascicolo per far luce sulla morte drammatica di Gian Battista Zerbino, il 49enne tranese deceduto ieri mattina in stazione dopo essere rimasto incastrato in qualche modo tra le porte del treno, da cui stava scendendo, ed esser trascinato inesorabilmente per centinaia di metri prima che il capotreno si accorgesse di cosa stava accadendo. Diversi i punti da chiarire e su cui le indagini proveranno a fare chiarezza. Qualcosa evidentemente non ha funzionato. Il dramma si è consumato alle 8.38. Zerbino, tranese ma residente a Bitetto, ha tentato di scendere all’ultimo istante dal convoglio, un treno regionale proveniente da Bari e diretto a Foggia. Ma a quel punto le porte si stavano già chiudendo. Il 49enne è rimasto bloccato tra le porte che non si sono riaperte. A quel punto il treno è ripartito e il corpo dell’uomo è stato trascinato per diverse centinaia di metri. Quando il treno si è fermato, quasi all’altezza di via Andria, per Zerbino era ormai troppo tardi. I soccorritori giunti sul posto ne hanno solo potuto constatare il decesso. Sul luogo della tragedia anche Polizia e Carabinieri, mentre le indagini sono affidate alla Polizia Ferroviaria. Una morte brutale sulla quale la Procura di Trani vuole far luce. Zerbino, secondo alcuni testimoni, avrebbe tentato di scendere dal treno all’ultimo istante. Circostanza piuttosto comune, certamente non il primo caso. Gli inquirenti verificheranno il normale funzionamento dei dispositivi di sicurezza e anche altri aspetti di una vicenda che ha tolto la vita al 49enne, tranese di nascita e residente a Bitetto. A Trani, ieri mattina, era tornato per svolgere un lavoro. Un epilogo sconvolgente e che chiede verità.