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Puglia, S.O.S. dal mondo agricolo: il maltempo rischia di mettere in ginocchio un intero settore

Danni per oltre 300milioni di euro sulla produzione regionale e una forte preoccupazione che cresce giorno dopo giorno nelle campagne messe a dura prova dall’arrivo di temporali e grandine. Quest’ultima in particolare è la più temuta in questa fase della stagione per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi e alla vendemmia in pieno svolgimento. A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia, che lo fa mostrando sui propri canali social gli effetti di una grandinata in un campo.
I fenomeni più importanti si sono registrati a Soleto in provincia di Lecce e a Cisternino e Mesagne in provincia di Brindisi, oltre alle bombe d’acqua che hanno colpito Brindisi, Fasano e Ostuni, oltre a Castellana Grotte e Turi in provincia di Bari.
A pagare il conto maggiore della improvvisa e violenta ondate di maltempo in Puglia – spiega Coldiretti – sono le coltivazioni di frutta, ortaggi e i vigneti di uva da tavola e da vino, minacciati da fenomeni estremi che rischiano di far perdere un intero anno di lavoro proprio nel momento della raccolta. La grandine, inoltre, colpisce e minaccia anche le strutture, i teli di copertura dell’uva e le serre provocando danni irreparabili.
Una situazione che rischia di rendere il conto sempre più salato in una stagione in cui, per effetto della siccità e del maltempo, si sono già superati i 300 milioni di euro di danni sulla produzione regionale.
Per ridurre il deficit idrico le precipitazioni dovrebbero essere continue e di bassa intensità, mentre le manifestazioni violente che si abbattono su terreni secchi non consentono l’assorbimento dell’acqua, che invece cade e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.
Si è di fronte alle evidenti conseguenze del cambiamento climatico anche in Italia, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma. La tendenza alla tropicalizzazione – conclude Coldiretti Puglia – si evidenzia con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono la produttività del settore agricolo.

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