Contro la povertà energetica dei comuni e per combattere i rincari dell’energia. L’attuale situazione emergenziale, per cui si paventa persino un lockdown energetico, obbliga anche gli amministratori comunali e l’Anci Puglia a richiedere con forza soluzioni che possano trovare applicazione nel lungo periodo, come risorse aggiuntive per far fronte ai maggiori oneri derivanti dagli aumenti spropositati del costo dell’energia e del gas al fine di mettere al sicuro i bilanci dei Comuni.
I numeri innanzitutto dunque, per evitare il dissesto dei comuni, ma Anci Puglia vuole andare oltre e mette nero su bianco diverse proposte.
Uno degli interventi richiesti è quello che riguarda l’illuminazione pubblica e dunque risorse che vengono dal Pnrr, dai fondi strutturali e dall’utilizzo del Fondo Kyoto che riguarda finanziamenti agevolati finalizzati all’efficientamento energetico e idrico degli immobili pubblici e che finora non è mai stato messo a disposizione dei Comuni, spiega l’Anci regionale. Questo consentirebbe un risparmio del 50% di emissione di anidride carbonica e di mettere al riparo i bilanci.
È richiesta anche l’introduzione di una norma che preveda somme immediate non superiori a 3milioni di euro per comune, oppure la possibilità di finanziare un massimo di 1000 punti luce per comune, per l’efficientamento e la messa in sicurezza degli impianti. Questo per le amministrazioni che non hanno ancora affidato a terzi la manutenzione straordinaria per un periodo non superiore a 5 anni.