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Nuovo Ospedale di Andria, si attendono ancora i pareri di alcuni dei 23 enti interferenti. Impossibile far partire il bando per i lavori

Mancano ancora diversi pareri degli enti interferenti e manca l’impegno della regione per gli altri 150 milioni di euro necessari per completare il capitolo di finanziamento oltre ai 138 già stanziati. Piccolissimi passi in avanti verso la pubblicazione del bando di gara per i lavori di costruzione del nuovo ospedale di Andria. Una struttura da 400 posti letto di II° livello e polo universitario. Una struttura che però è ancora lontana dall’esser compiuta considerando che c’è il progetto definitivo con prescrizioni al seguito ma ora mancano alcuni dei pareri dei 23 enti interferenti sull’area prescelta in zona Macchie di Rose. Tra le altre cose si lavora ancora sulla viabilità di accesso al nuovo ospedale, un dettaglio non secondario considerato che il nosocomio dovrà servire una comunità molto più vasta della sola città di Andria. Canosa, Minervino, Spinazzola ma anche la vicina Corato tutte città ricomprese nel cono di intervento del nuovo nosocomio.

Ieri il punto della situazione è stato fatto direttamente in Commissione bilancio e programmazione della Regione Puglia, una seduta per discutere di numerosi punti dopo la pausa estiva tra cui anche l’avanzamento dell’iter per il nuovo ospedale di Andria. Ed il RUP, l’Ing. Carlo Ieva dell’ASL BT, ha spiegato che non vi sono stati grandi passi in avanti a causa proprio della mancanza di alcuni pareri. Gli enti interferenti sono ben 23, come detto, ed ognuno ha sue caratteristiche e deve dare il suo parere sul progetto definitivo. Alcuni degli enti coinvolti hanno già risposto altri no. Resta comunque l’impossibilità, al momento, di procedere in tempi celeri alla pubblicazione del bando.

In merito agli ulteriori 150 milioni di euro da reperire, oltre i 138 già stanziati dalla Regione per la realizzazione dell’Ospedale, l’assessore ha confermato che la Giunta intende utilizzare i fondi Fesr 2021-27 soprattutto alla luce dell’accoglimento della proposta avanzata dalla Regione di poter utilizzare i fondi per l’assistenza sanitaria ospedaliera.

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