Cala il buio sullo stadio “Degli Ulivi” di Andria. E non è detto che sia il peggio che possa capitare. L’episodio si è ripetuto ieri al termine della gara del campionato di serie C tra la formazione di casa, la Fidelis, e il Cerignola. Un black out ha spento all’improvviso l’impianto di illuminazione lasciando al buio calciatori, staff tecnici, operatori dell’informazione e chiunque non avesse ancora lasciato lo stadio al termine della partita.
Il precedente, ancora in occasione delle gare disputate in serale, è avvenuto con il Bitonto quando la gara era in corso. Segnale di un problema che si concretizza in determinate condizioni che forse meriterebbero una analisi accurata. E delle soluzioni. Ma anche quando l’illuminazione funziona o, più semplicemente, è la luce del giorno ad illuminare il “Degli Ulivi”, lo spettacolo è sconfortante.
Se è vero che l’impianto sportivo di una qualsiasi società, in particolare di calcio, che milita in campionati professionistici deve rappresentare un bigliettino da visita della città da consegnare alle migliaia di tifosi ospiti che lo visiteranno, la città di Andria non si presenta di certo come una realtà appetibile. Un anno e mezzo dopo il crollo di una pesante lastra di pietra del portale monumentale che solo per fortuna nel maggio del 2021 ha prodotto danni solo materiali, la situazione resta invariata: transenne e impalcature fanno bella mostra di sé sin dalla prospettiva del viale centrale della villa comunale. Un colpo d’occhio, o forse un colpo in un occhio, che una domenica sì e l’altra no si presenta a tifosi e addetti ai lavori del mondo del calcio professionistico. E perché non aggiungere una occasione in più per mostrare questo scempio magari per una ricorrenza che promette di richiamare un numero possibilmente maggiore di persone: il classico concerto del lunedì di San Riccardo, festa patronale degli andriesi, è stato anticipato alla domenica per potersi accaparrare l’appuntamento con il concerto de “Lo Stato Sociale”, che non sono di certo i Coldplay, e siccome Piazza Catuma è tradizionalmente occupata dai riti religiosi di questa occasione, Largo Appiani è occupato dal cantiere dell’interramento ferroviario, ecco che sarà piazzale della Repubblica, ovvero la zona stadio dove il decadente portale monumentale sarà lo splendido scenario per mostrare il lato peggiore della città di Andria.