Avrebbero ottenuto “bonus edilizi” illecitamente, relativi a degli interventi di ristrutturazione immobiliare mai effettuati realmente, per una truffa complessiva di crediti d’imposta pari ad oltre 17 milioni di euro. Sono scattate in mattinata diverse perquisizioni in Puglia, Basilicata, Emilia Romagna e Veneto su disposizione della Procura di Bari in cui sono stati impegnati più di 200 unità tra Carabinieri e Guardia di Finanza. Sotto accertamenti dei militari 51 persone fisiche, 7 società e uno studio commercialista. Secondo quanto emerso dalle indagini la mente dell’azione sotto inchiesta sarebbe un gruppo di soggetti con basi logistiche a Bari ed Altamura. Da qui sarebbero partite le richieste dei crediti d’imposta. L’attività investigativa è partita da un controllo effettuato da una pattuglia della Stazione dei carabinieri di Palo del Colle, nel corso del quale due imprenditori del settore edile sono stati trovati con numerose carte prepagate e denaro contante. I successivi approfondimenti hanno fatto emergere l’esistenza del presunto sodalizio criminale che ha intascato i soldi per lavori di ristrutturazione di immobili mai avvenuti. Tra gli indagati ci sono persone con alle spalle diversi precedenti di polizia che si sono prestate a comunicare, nell’apposita piattaforma informatica oltre 17 milioni di euro di crediti d’imposta, risultati poi fittizi. I crediti sarebbero stati poi ceduti a un intermediario abilitato e parte del denaro versato su conti corrente creati ad hoc, per essere successivamente veicolato in ulteriori rapporti finanziari intestati ad aziende cartiere o prestanome, per occultarne la provenienza e impedirne, così, il tracciamento.
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