Estorsione e lesioni personali. Sono queste le accuse con cui due persone sono state arrestate e due hanno ricevuto il divieto di dimora nel comune di Lucera. Smontato quello che viene definito, dagli inquirenti, il racket delle slot machine nella città foggiana.
Le indagini hanno permesso di accertare che i quattro, attraverso violenza, minaccia, l’utilizzo di armi e causandogli lesioni personali hanno tentato di costringere un imprenditore operante nel settore degli apparecchi da intrattenimento ad abbandonare la propria società, che deteneva al 50%, senza avanzare alcuna pretesa economica di liquidazione e successivamente a versare il pizzo pari a 300 euro mensili per poter continuare a detenere le proprie slot machine negli esercizi commerciali della città dauna.
Successivamente lo hanno costretto ad accettare condizioni economiche sfavorevoli nel cedere le proprie quote della società e infine a rinunciare a gestire clienti o a cercarne di nuovi a Lucera con un’società nel frattempo avviata, con varie intimidazioni. I due arrestati sono stati condotti in carcere. Eseguite anche perquisizioni nel centro storico di Lucera e nei quartieri Villa e Porta San Severo.