Sono diventate definitive le condanne per gli autori delle rapine messe a segno il 9 marzo 2020, in occasione della maxi evasione dal carcere di Foggia. Si tratta dei 9 detenuti che, una volta fuggiti dalla casa circondariale, dopo una rivolta scoppiata per l’emergenza Covid, si resero protagonisti di assalti ad alcuni automobilisti e ad un’officina, nei pressi dell’istituto di pena, nel quartiere Villaggio degli Artigiani, con l’intento di rubare le auto per guadagnarsi la fuga.
Nel giugno 2020, su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, che coordinò le relative indagini, i 9 detenuti, insieme ad altre persone evase in quella stessa occasione, furono arrestati a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale del capoluogo dauno. Le pene comminate agli imputati sono state in media di circa 4 anni di reclusione, condanne diventate adesso definitive dopo il pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione.
Tra i detenuti evasi c’era anche l’ex super ricercato Cristoforo Aghilar, rinchiuso nel penitenziario di Foggia per l’efferato omicidio di Filomena Bruno, madre della sua ex fidanzata, uccisa a coltellate nella sua abitazione di Orta Nova, il 28 ottobre 2019.
Dopo una latitanza durata ben 142 giorni, Aghilar venne arrestato dai Carabinieri nelle campagne di Minervino Murge, dove l’uomo aveva trovato rifugio all’interno di un casolare.
Fu lui l’ultimo dei detenuti evasi ad essere catturato e riportato in carcere.