Potrebbe fare marcia indietro la Multiservice di Andria che nel giugno 2020 aveva contestato a quattro dipendenti, tutti quadri dirigenti della municipalizzata, quasi cinquecentomila euro indebitamente percepiti. E poi cravatte e viaggi e vestiti acquistati a danno della multiservice che portavano i conti a quasi seicentomila euro. Quando sta per concludersi il giudizio di primo grado evidentemente le cose si mettono male per l’azienda che deve valutare l’opportunità di chiudere la faccenda con una transazione. Il nuovo amministratore Antonio Griner ha sottoposto ieri ai capigruppo del consiglio comunale di Andria la proposta di transazione di uno dei dipendenti: all’ex responsabile amministrativo dott. Albanese, erano contestati 360mila euro di autoliquidazioni indebitamente percepite ed era stato licenziato in seguito ai rilievi contestatigli dall’allora amministratore Riccardo Infante, quello nominato durante la gestione del commissario prefettizio Gaetano Tufariello. Fu proprio Tufariello a definire “circostanziati” e “accertati” gli addebiti ai dipendenti. Ma le certezze di Tufariello erano già state smontate dalla Corte dei Conti pugliese che nel luglio 2021 aveva deciso che quelle non fossero autoliquidazioni e che nessuna delle spese contestate potesse essere considerata impropria. Ora che il giudizio di primo grado sta per concludersi la Multiservice sta valutando se accettare la proposta transattiva che prevederebbe il reintegro dell’ex responsabile amministrativo Albanese, una richiesta di danni morali da 100mila euro e spese legali per 25mila euro. Insomma centinaia di migliaia di euro da riconoscere a chi era stato accusato di appropriazione indebita a cui si sommano le centinaia di migliaia di euro non recuperate e le decine di migliaia di euro fatturate dall’avvocato Francesco Stolfa di Corato che la multiservice ha deciso di incaricare del caso.
Solo adesso la Multiservice si pone il dubbio se sia il caso di risolvere transattivamente un contenzioso che al suo principio aveva avuto proposte economicamente molto più vantaggiose per la società di proprietà comunale. Che accettando la proposta transattiva di Albanese, dovrebbe ritirate tutte le denunce anche quelle agli altri tre dipendenti che erano accusati di aver percepito indebitamente somme per complessivi 100mila euro.
La riunione dei capigruppo convocata dal presidente del consiglio comunale Vurchio per ascoltare l’amministratore unico Griner ha visto i rappresentanti delle opposizioni manifestare dissenso rispetto alla adesione alla proposta transattiva. I rappresentanti della maggioranza hanno quasi tutti disertato la riunione. Se l’intento di Griner era quello di avere un mandato chiaro ad accettare la transazione dovrà chiederlo al sindaco Giovanna Bruno.