Sull’abitazione di via Milano, a Canosa di Puglia, dove ieri pomeriggio è crollata una parte del solaio pendeva un’ordinanza di sgombero emanata due anni fa e mai rispettata. E’ quanto scoperto a poche ore da quella che è stata una vera e propria tragedia sfiorata nel centro storico canosino, in zona Castello, attorno alle 17.30. Dentro c’erano due persone. Un uomo canosino di 75 anni ed una donna 60enne di origini rumene che fortunatamente non si sono trovati nel punto esatto del crollo, evitando conseguenze ben peggiori. Sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco che per accedere all’abitazione hanno dovuto tagliare la cancellata di una finestra. Le due persone sono state estratte sane e salve, ma per precauzione accompagnate negli ospedali di Andria e Barletta per accertamenti grazie alle equipe sanitarie del 118 di Canosa e Minervino. Erano in stato di shock. Durante le operazioni di soccorso un vigile del fuoco è rimasto ferito dal crollo di parte di un soffitto nel tentativo di raggiungere i due. E’ stato anch’egli trasportato in ospedale per precauzione. I volontari della Misericordia, giunti sul posto in ausilio ai vigili del fuoco, hanno anche salvato un cane, miracolosamente illeso, che è stato poi affidato alle cure di alcuni vicini in attesa di riabbracciare i suoi padroni. Sul posto sono giunti polizia di Stato, Carabinieri, il Prefetto BAT Rossana Riflesso, il Questore BAT Roberto Pellicone ed il sindaco di Canosa Vito Malcangio. Subito dopo la messa in sicurezza dell’area, sono cominciati i rilievi e le verifiche da parte dei tecnici del comune, pompieri e addetti di Italgas. Verifiche anche per le abitazioni vicine. Da capire cosa abbia provocato il crollo del solaio. Secondo una primissima ricostruzione, pare che nell’abitazione fossero in corso alcuni lavori domestici che potrebbero aver reso instabile parte della struttura. A destare perplessità è proprio quell’ordinanza di sgombero mai rispettata. La Procura di Trani ha aperto un fascicolo d’inchiesta per crollo colposo e non è escluso che a breve potrebbero esserci iscritti nel registro degli indagati.