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Discarica CoBeMa di Canosa conclusi i lavori di bonifica, c’è il collaudo: la Puglia (e l’Italia) fuori dalla procedura d’infrazione UE

Si è chiusa qualche giorno fa praticamente la procedura d’infrazione dell’Unione Europea nei confronti dell’Italia per la presenza sul territorio di discariche abusive non bonificate. E la Puglia è stata tra le prime regioni a concludere praticamente tutti i lavori per bonificare i sei siti in cui erano presenti discariche per cui è stato necessario intervenire nella post gestione e che erano oggetto di infrazione per l’Unione Europea sin dal 2014.

In tutto in Italia sono 71 su 84 le discariche abusive menzionate dal testo di notifica e bonificate dal Commissario Unico, il generale dei carabinieri Giuseppe Vadalà. A renderlo noto i dati pubblicati dall’arma dei Carabinieri. A causa dell’infrazione l’Italia ha iniziato il 2 dicembre 2014 a pagare all’Unione Europea una sanzione di quasi 43 milioni di euro ogni sei mesi con un meccanismo che prevedeva come prima ratio, una sanzione decrescente diversificata, di € 200.000,00 per ogni sito di Rifiuti soldi urbani bonificato o messo in sicurezza e di € 400.000,00 per i siti di rifiuti speciali. Oggi dopo quattordici semestralità di penalità complessive, ora resta una sanzione da 5milioni di euro a semestre.

La Puglia è stata tra le prime regioni a concludere le procedure ed in particolare si è chiuso il 1 febbraio scorso l’ultimo nodo aperto e cioè quello della Co.Be.Ma. di Canosa di Puglia per cui era atteso il collaudo tecnico amministrativo da parte di un incaricato dalla Provincia BAT. Conclusi praticamente tutti i lavori strutturali con la copertura superficiale e l’impiantistica necessaria ora sarà necessario solo completare l’installazione di residue telecamere di videosorveglianza previste nel progetto. Nella fase di avvio del contenzioso europeo erano ben cinque su sei le discariche ricadenti nel territorio della sesta provincia pugliese. Oltre alla CoBeMa, infatti, c’erano anche l’Igea nel comune di Trani, la Cogeser nel comune di Bisceglie, la F.lli Acquaviva e la discarica di proprietà di D’Oria nel comune di Andria. Per queste ultime quattro, tutte discariche di inerti, l’iter procedurale si era già concluso tra il 2017 ed il 2018 mentre si è dovuto attendere sino alla fine del 2021 per completare alcune delle opere per la discarica canosina e l’inizio del 2023 per il collaudo tecnico visti anche i sequestri della magistratura che ha aperto nel tempo due inchieste su questo sito. Una più vecchia ormai risalente al 2006 ed una più recente scattata nel 2021.

Oltre alla Puglia sono state bonificate 3 su 7 discariche in Veneto, 8 su 8 in Lazio, 12 su 13 in Abruzzo, 12 su 14 in Campania, 2 su 3 Basilicata, 7 su 9 Sicilia, 20 su 22 Calabria, 1 su 1 nelle Toscana e 0 su 1 nelle Marche.

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