Associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione, ricettazione e armi: sono 24 le misure cautelari eseguite nell’ambito dell’operazione “Cocktail”, diretta e coordinata dalla D.D.A. di Bari, in collaborazione con la Direzione Nazionale Antimafia e portata a termine dai carabinieri di Foggia, S.C.I.C.O Roma e G.I.C.O della Guardia di Finanza di Bari. Sono stati sequestrati anche beni per un valore di oltre 5milioni di euro. Tra i 24 soggetti arrestati, 22 sono finiti in carcere, uno agli arresti domiciliari e un carabiniere è stato sospeso dal pubblico ufficio in quanto avrebbe rivelato notizie sullo svolgimento di indagini in merito a reati predatori, ricevendo in cambio 1500 euro. Sei i soggetti arrestati in flagranza di reato. Al centro delle indagini Cerignola: gli indagati, infatti, sono prevalentemente della città in provincia di Foggia, ma vi sono anche un albanese residente a Cerignola, due di San Pietro Vernotico (BR) ed altri, tra cui un noto pregiudicato di Terlizzi (BA), indagati principalmente di associazione dedita al traffico e allo smercio di sostanze stupefacenti (cocaina, marjuana e hashish), detenzione e porto in luogo pubblico di armi da sparo, sia comuni che da guerra, anche clandestine, estorsione, ricettazione e tentato omicidio aggravato, ai danni di un soggetto cerignolano, a seguito di una lite scaturita per futili motivi di circolazione stradale. La vittima all’epoca riportò gravi ferite, ma non denunciò gli autori, a lui noti, probabilmente per il timore di ulteriori ritorsioni. L’attività investigativa, condotta dalla Compagnia dei Carabinieri di Cerignola, coordinata dalla DDA, è una costola dell’operazione antimafia “Decimazione”, contro le tre batterie della c.d. “Società foggiana, e rivela il ruolo egemone di tre distinte ma contigue associazioni cerignolane dedite nel traffico di sostanze stupefacenti con collegamenti con criminalità organizzata foggiana. È emersa, inoltre, un’attività estorsiva nei confronti di un commerciante di carburanti. È stato sventato l’assalto a un caveau della società Loomis International, con sede a Chiasso, in Svizzera, che ha portato alla cattura dei 18 autori, per tentato furto aggravato. Durante le indagini sono state sequestrate oltre 23 kg di sostanze stupefacenti, la somma contante di 1 milione e 200 mila euro, tre pistole, tre fucili calibro 12 e circa 200 munizioni di vario tipo e calibro. I militari hanno anche recuperato otto Jeep Renegade e tre Fiat 500 X, risultate rubate a Melfi. È stato rinvenuto, durante una perquisizione, in una cassaforte murata una pistola e oltre 400.000 euro. L’indagato è sstato arrestato in flagranza per la detenzione illegale dell’arma. I conseguenti accertamenti bancari hanno permesso di verificare la presenza sul suo conto corrente anche di ulteriori 700.000 euro di presunta provenienza illecita. Le fiamme gialle hanno eseguito anche accertamenti patrimoniali nei confronti di sette persone: il Gip ha disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili, quote societarie e compendi aziendali, per un valore di oltre 5 milioni di euro.