Non ci saranno queste immagini, a cui eravamo abituati, per il secondo anno consecutivo anche se la fede e la partecipazione per le celebrazioni in onore della Madonna dell’Altomare ad Andria restano immutate. Un continuo avvicendarsi di fedeli da questa mattina all’alba per rendere omaggio alla figura di Maria sulla barca. Un culto antichissimo che si ripete ormai dal 1598 nella Città di Andria. Proprio in quell’anno si narra, che una bambina caduta in una cisterna, in piena campagna, proprio dove ora sorge la Chiesa dell’Altomare, venne ritrovata dopo tre giorni e varie ricerche, perfettamente asciutta ed in buona salute.
La storia tramandata nei secoli, dice che la bambina fosse stata aiutata da una donna che l’aveva sorretta al di sopra della superficie dell’acqua per tutto il tempo. All’interno del pozzo sembra esser stata realmente ritrovata proprio l’effige di quella che fu denominata Madonna dell’Altomare. Ed il culto si è tramandato per oltre quattro secoli sino ad arrivare ai giorni nostri in cui il simulacro sulla barca, generalmente, viene trasportato per le vie della città tra due ali di folla. Tra le parti più suggestive ci sarebbe stata proprio l’uscita dalla Chiesa ed il percorso lunghissimo di 12 chilometri che si snoda per tutta la città. Ma oggi nulla di tutto questo: solo moltissimi fedeli in file ordinate e ben distanziate all’interno dell’oratorio della parrocchia con circa 500 fedeli alla volta a partire dall’alba e per tutte le celebrazioni sino a sera.
Una tradizione differente che però non perde la sua forza evocativa per un culto antico ed allo stesso tempo molto sentito non solo nella città di Andria. La speranza è che si possa al più presto, magari il prossimo anno, tornare alle processioni per le vie della città.