Si è fermato al palo, quello colpito da Eugenio D’Ursi al 20′ del secondo tempo, l’undicesimo stagionale per la squadra, ed è tornato dal lago di Garda con un passivo di 1-0 da ribaltare al San Nicola. E’ un Bari che si lecca le ferite quello sconfitto di misura nella partita di andata del primo turno della fase nazionale dei playoff da una Feralpisalò organizzata, che per un’ora ha dimostrato più fame, più determinazione nel vincere la partita e regalarsi un minimo vantaggio al termine del primo round del discorso qualificazione. Per 60 minuti, al Turina, si è vista la copia sbiadita dei biancorossi che appena quattro giorni prima avevano annichilito per 3-1 il Foggia al San Nicola. Quello in Lombardia è stato un altro viaggio a vuoto concluso senza punti in tasca, il sesto nelle ultime sette trasferte considerando la regular season. Quasi una regola dal 13 marzo – data del ko di Terni – in poi, con l’eccezione rappresentata dallo 0-1 sul campo della Vibonese il 3 aprile. Quel giorno andò a segno Mirco Antenucci, dal quale ora Auteri si aspetta altri gol: 5 sono stati quelli realizzati nel girone di ritorno dall’ex Spal, media inferiore alle sue abitudini. A non funzionare a Salò non è però stato il numero 7. Il Bari ha esibito antichi malesseri, per ragioni tattiche, di mentalità e autostima. Sintetizzati da capitan Valerio Di Cesare.
Il compito ora è quello di dimostrare che la convincente vittoria sul Foggia non ha rappresentato un episodio in tre mesi con più bassi che alti. Tra le mosse che Auteri potrebbe adottare mercoledì al San Nicola (start alle 17.30) ci sono i ritorni dal primo minuto di Cianci – che intanto sui social ha fatto sentire la propria voce – Sarzi, Andreoni e Bianco. Al Bari basterà vincere, con qualunque risultato e senza passare dai supplementari, per garantirsi il pass per i quarti di finale.