Il Consiglio di Stato conferma la sospensiva chiarendo però alcuni contorni importanti della vicenda. Parliamo del pagamento richiesto dal Comune di Andria per somme aggiuntive agli ambulanti del mercato settimanale rispetto alla Tosap del 2017. La decisione dei giudici dopo il ricorso presentato dal Comune avverso alla decisione del TAR su di una vicenda che resta comunque importante per decine di ambulanti. La sospensione confermata dal Consiglio di Stato riguarda in particolare l’applicazione pregressa del tributo contenuta negli atti di annullamento, da parte del Commissario Prefettizio nel 2020, di un comma dell’articolo 32 del regolamento comunale Tosap che permetteva una importante agevolazione per gli ambulanti del mercato settimanale cittadino. Il ricorso, accolto in prima istanza dal TAR e presentato da molti ambulanti rappresentati da Fiva Confcommercio, Casambulanti, Bat Commercio e GOIA, sarà comunque discusso nel merito della vicenda il 18 dicembre 2023. Fino a quella data, dunque, anche il Consiglio di Stato ha confermato la sospensione di eventuali richieste di pagamento agli ambulanti per gli anni pregressi. Il Comune potrà, invece, richiedere le somme a partire dal 2020 e cioè da quando quel comma fu cancellato dal regolamento comunale Tosap. Su questo punto è intervenuto anche l’assessore alle finanze Pasquale Vilella che ha ricordato come il Consiglio di Stato abbia già dato un perimetro chiaro alla vertenza dopo le contestazioni del Tar in attesa della discussione di merito.
La vicenda è più che nota viste anche le moltissime proteste da parte degli ambulanti nei mesi scorsi. La cancellazione di quel comma ha interrotto una importante agevolazione che andava avanti sin dal 2002. Gli ambulanti avevano delle tariffe agevolate sulla Tosap che nel corso degli anni è stata poi aggregata alla Tari formando un’unica fonte di pagamento più contenuta. Il Comune, dando seguito a quella cancellazione, ha però comunque inviato le cartelle di pagamento a partire dal 2017, a novembre dello scorso anno facendo scattare la protesta. Una richiesta retroattiva che ha causato il panico per ambulanti che hanno visto raddoppiare la tassazione annuale con la scure, tra le altre cose, del recupero retroattivo degli ultimi cinque anni. La battaglia legale, dunque, proseguirà davanti al TAR in attesa di una risoluzione complessiva e conclusiva di questa vicenda che, tuttavia, non cancella i tanti problemi che sta vivendo una categoria martoriata come quella degli ambulanti ancor di più in un mercato come quello di Andria che continua a perdere importanti pezzi.