Vigilia della domenica dei verdetti nel girone H di Serie D. Il 14 maggio sarà un giorno di festa per tre squadre, di ritorno al tabellone playoff per una e di lacrime per la retrocessione in Eccellenza per due. È infatti tempo dello spareggio per la promozione diretta e di due playout da dentro o fuori. Tutti in campo alle 16. Campo centrale è il “Razza” di Vibo Valentia, sede individuata dalla Lega nazionale Dilettanti dopo una sequela di rifiuti di varie piazze – Pescara, Cosenza, Campobasso e Matera tra le altre – per ospitare Brindisi-Cavese, la sfida tra le due squadre che hanno chiuso in vetta e a pari punti il campionato. Non sono bastate 34 giornate per definire un vincitore, occorreranno 90 o 120 (con eventuali calci di rigore) minuti per individuarlo. I numero del campionato dicono che la media punti di entrambe è di poco superiore ai due punti per partita – 69 complessivi – e che il Brindisi segna di meno (59 centri all’attivo rispetto ai 66 dei campani) ma ha anche una difesa più solida, con 27 gol subiti rispetto ai 35 incassati dalla Cavese. E pensare che alla ventiduesima giornata, quando il club biancoazzurro aveva anche meditato l’addio con Ciro Danucci in panchina, la Cavese era a quota 45 punti, +8 su Dammacco e compagni. Vantaggio dilapidato nelle ultime tre giornate, complici il ko contro il Martina e quello del Fanuzzi, fino all’aggancio del penultimo turno di campionato. Fondamentale potrà essere l’apporto degli attacchi: quello campano sarà guidato da Bubas e Foggia, quello del Brindisi da Santoro e dal rientrante D’Anna, con un dubbio riguardante le condizioni di Opoola. Sono 1600 circa i tagliandi destinati a ognuna delle due tifoserie, per una domenica che si preannuncia caldissima. Chi vincerà guadagnerà la promozione in C, per la perdente ci sarà invece il playoff a gara unica in casa contro il Casarano.
Dimenticare il passato è anche il diktat delle formazioni coinvolte nella lotta per non retrocedere. Al Vicino sarà derby pugliese con un solo posto al sole a disposizione: di fronte il Gravina, quattordicesimo al termine della stagione regolare nel girone H con 36 punti e il Molfetta, quindicesimo con quattro punti in meno. Entrambe hanno beneficiato del cambio di guida tecnica in inverno: il Gravina con Catalano – assente domani per squalifica alla pari di Sanzone – in panchina, ha decisamente cambiato passo. Delle sette vittorie ottenute nella stagione regolare, cinque sono arrivate con la nuova gestione tecnica. Con il ritorno in sella a fine gennaio di Bartoli anche il Molfetta ha alzato i giri del motore, salvo cedere negli ultimi 180 minuti di regular season a Team Altamura e Afragolese. Biancorossi che si presentano al Vicino senza De Gol, squalificato, e gli infortunati Panebianco e Pizzutelli, e saranno costretti a vincere entro i 120 minuti per mantenere la categoria. In campionato al Poli ha vinto di misura il Molfetta, con partita di ritorno senza reti a Gravina. Se nell’arco dei tempi regolamentari resisterà la parità, si andrà ai supplementari; in caso di ulteriore situazione di pareggio allora si salverà la squadra meglio piazzata in classifica. Stesso discorso al San Francesco per Nocerina-Francavilla in Sinni, incrocio tra la sestultima e la terzultima del campionato. In regular season la squadra lucana non ha perso, pareggiando per 1-1 in Campania e vincendo per 3-1 in rimonta in casa. Dovrà ripetersi se vorrà conquistare la salvezza.