Arrivederci o addii? Solito interrogativo che aleggia sui messaggi di bilancio di fine stagione nel calcio di Serie D. Non ne sono esenti neanche quelli affidati da alcuni dei protagonisti del Barletta edizione 2022/23 un’annata avviata con l’obiettivo di consolidarsi nella categoria da neopromossa dopo sette stagioni di Eccellenza, e terminata con l’approdo in semifinale playoff e il ko per 2-0 sul campo del Nardò. Nella sequela di post pubblicati in rete, non passano inosservati quelli di tre attori dell’organico biancorosso. Su tutti Andrea Petta, uno dei pilastri del reparto arretrato. Autore di prestazioni al di sopra della media con una sola punta d’amarezza, quel gol mancato nel finale della partita pareggiata a gennaio al Puttilli contro la Cavese. “Giocare per il Barletta è stato qualcosa di veramente speciale – assicura – giocare per tutta quella gente quelle famiglie quei bambini è qualcosa di inspiegabile. Noi come gruppo speriamo e crediamo di avervi dato qualcosa in cambio, consci e consapevoli che Barletta merita ben altre categorie. Perciò vi ringrazio tutti, a presto”. Da un Andrea a un altro, quel Feola che dopo una prima parte di annata vissuta rincorrendo la migliore condizione si è dimostrato pedina preziosa, dal primo minuto o a gara in corso, da gennaio in poi. “Abbiamo lottato tutti insieme e provato a portare il Barletta dove merita di stare – le parole del centrocampista sardo – in estate scelsi questa squadra per l’affetto della sua gente e posso dire con certezza di aver fatto la scelta giusta. Auguro a questa città le migliori gioie in futuro”.
Chi conosce meglio di tutti, o quasi, le sfumature dell’ambiente biancorosso è Marco Milella. Mediano trasformato in terzino, oltre 150 presenze in prima squadra, è stato il 33enne originario di Napoli a sintetizzare le emozioni di una stagione ricca di soddisfazioni. “Ci siamo sentiti dire tante volte che venivamo dall’Eccellenza, poi con i fatti abbiamo dimostrato tutt’altro – evidenzia – siamo arrivati a contenderci il campionato fino alla 27° giornata, per poi finire tra le prime cinque e concludere nei playoff. Impensabile a inizio anno”. Messo da parte il rammarico per non aver potuto aiutare i compagni “nella partita più importante della stagione, fatta a pennello per me – spiega Milella – che ci sguazzo nelle partite tese, di personalità” i titoli sono tutti per la squadra: “Un gruppo veramente forte, fatto di fratelli, bello, sincero e leale”. E con saluti ai tifosi: “Anche domenica ci avete sostenuto e avete invaso Nardò, ad un certo punto pensavo giocassimo in casa”. Saranno arrivederci o addii? Lo diranno solo le prossime settimane.